Abbiamo contattato SEBASTIANO BONGI TOMÀ, fotografo originario di Aulla che ci ha raccontato la sua passione per la fotografia e ci ha svelato alcuni piccoli accorgimenti molto interessanti, tra ricordi e tecnica...
Buona lettura.
1.Perchè hai scelto di fotografare? C'è stato un artista/mentore di riferimento? Quando hai capito che non era un hobby ma qualcosa di più?
Non c'è un motivo specifico per cui abbia iniziato a scattare fotografie, l'ho sempre fatto, chiunque mi conosca può dire che non mi ha mai visto senza una macchina fotografica attaccata al collo o in mano, sin dai tempi del rullino. Non ho avuto in questo ambito punti di riferimento o mentori, tante ispirazioni fugaci quelle sì.
Quando mi iniziavano a chiedere sempre di più foto, ad un certo punto, citando in Joker: "se una cosa sai farla bene perchè farla gratis eheheh".
2.Quale soggetto attrae maggiormente il tuo obiettivo?
Occupandomi principalente di musica ti potrei dire i musicisti nella loro dinamicità o staticità espressiva, ma in realtà è tutto quello che mi incuriosisce, tutto quello che stimola la mia curiosità , che mi porta ad immaginare tutta la storia che ci può essere dietro un semplice sorriso, una lacrima o un'espressione.
3.Qual è la foto più bella che hai scattato e perchè?
Non ho una foto che reputo più bella, ho le mie preferite, io verso i miei scatti sono molto critico, è molto difficile che sia pienamente soddisfatto di una mia foto, c'è chi ci riesce ad auto celebrarsi e probabilmente vive e lavora meglio, ma io non riesco a non essere obbiettivo e quindi la più bella la scatterò la prossima volta.
Detto questo posso dirti la mia preferita, ed è una foto scattata a B.B.King in uno dei suoi ultimi live, al Pistoia Blues nel 2012, credo che ci sia la minima essenza lo stretto indispensabile per descrivere tutto.
4.Con che kit fotografico hai iniziato e qual è il tuo preferito/desiderato?
Oh beh io ho iniziato dal fondo, con il digitale ho iniziato a scattare con una canon d400, poi è stato tutto un'evoluzione perchè pian piano capivo di cosa avevo bisogno per ottenere quello che volevo.
Se devo dire un set preferito è la mia 5dmark3 con su 85mm 1.8 - poi sempre con me ho la Fuji 100s.
5.Quanto tempo dedichi alla preparazione di un set e alla post-produzione?
Per il set dipende dalle situazioni, se ho ben in mente quel che voglio fare e devo lavorare con dei flash almeno una giornata, un pomeriggio lo dedico a fare dei test per vedere come meglio posizionare le luci per ottenere quello a cui sto pensando, se è un set in esterni, senza uso di luci artificiali tendo sempre a fare un sopralluogo per sfruttare al meglio il posto.
Per quanto riguarda la post produzione dipende da cosa è richiesto dal cliente, e dal budget a disposizione, su una foto posso passarci da 10 minuti ad una giornata intera.
6.Qual è la foto che ti piacerebbe scattare?
Non c'è una foto particolare che ora come ora mi piacerebbe scattare, ho in mente tante foto e tanti progetti, sono da poco reduce da un lavoro fatto con dei ragazzi disabili del Centro di Socializzazione di Quercia di Aulla, dove con l'aiuto di tutti, siamo riusciti a realizzare un calendario che riproponesse scene, locandine e/o personaggi di vecchi film.
Questo era un lavoro a cui giravo intorno da tanto tempo e qui ho scattato tante foto che mi hanno riempito di gioia e che mi daranno soddisfazione per un po'.