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La Dea dell'Amore ha ...il volto di Giulia di Quilio!

"Mi piacerebbe lavorare con Binasco, Garrone e Malick!"

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L'Ospite di oggi è: Giulia Di Quilio!

Nasce a Chieti il 14 novembre 1980, è un'attrice italiana.

Si trasferisce a Roma, non ancora maggiorenne, per seguire i corsi di recitazione presso il laboratorio teatrale Ribalte di Enzo Garinei. Nel 2005 prosegue nella sua preparazione professionale con una borsa di studio finanziata dalla Regione Lazio. Il suo primo ruolo di rilievo al cinema, dopo qualche esperienza teatrale, è del 2006 con Le ferie di Licu di Vittorio Moroni.

Subito dopo arriva la partecipazione al film La sconosciuta di Giuseppe Tornatore dove oltre al ruolo della segretaria degli Adacher presta anche il corpo in tutte le scene di nudo, come doppio, alla protagonista Xenia Rappoport.

Nel 2007 gira, diretta dal regista esordiente Samuel Mac Fadden, il film Al termine della notte che le vale il suo primo riconoscimento come miglior interpretazione femminile al Festival Visioni di Fata Morgana, curato e diretto dal critico Bruno Roberti.

Nel 2009 interpreta il ruolo di Deborah Pontisso nel film tv Cane nero della serie Crimini, girato da Claudio Bonivento, in onda su Rai 2 nel 2010, e Virginia nel film Amore 14, diretto da Federico Moccia.

Del 2010 anche lo spettacolo teatrale Molto rumore per nulla regia di Matteo Ziglio dove interpreta il ruolo de la bella Ero attirando giudizi positivi da parte di critica e di pubblico.

Inoltre l'attrice è stata scelta come testimonial per il calendario 2011 dell'Istituto di ricerche Mario Negri Sud  per il quale ha posato gratuitamente come contributo a favore della ricerca.

Nel 2011 scopre la passione per l'arte del burlesque, iniziando così un nuovo percorso che la porterà a partecipare dapprima al talent televisivo in onda su Sky Uno Lady Burlesque arrivando tra le finaliste, e successivamente nel musical BURLESQUE Dalla foglia alla Voglia diretta dal Maestro Gino Landi in scena dall'8 marzo 2012 sino al 13 maggio 2012 presso il Salone Margherita di Roma indossando le vesti di prima donna dello spettacolo.

Nel periodo che va dal 24 maggio al 10 giugno 2012 l'attrice è impegnata nel Miles Gloriosus di Plauto per la regia di Alvaro Piccardi nel ruolo di Acroteleuzia nella cornice del Teatro Antico di Tindari all'interno della rassegna del Festival dei due Mari diretto da Filippo Amoroso.

Terminate le repliche in Sicilia, viene chiamata da Paolo Sorrentino, per recitare nel suo atteso La grande bellezza in concorso al Festival di Cannes 2013. Un’apparizione forte, caratterizzata da un altro richiamo alle sottili sfumature della seduzione - questa volta giocata su toni più neri e inquietanti - che metterà alla prova i sensi del protagonista Toni Servillo.

L'Intervista

Quando ti sei accostata per la prima volta al mondo "artistico"?

Beh, si può dire che ci vivo dentro da sempre: già da bambina mettevo in scena le fiabe imparate per i miei fratellini più piccoli, un gioco istintivo, ma che rivelava già la mia attitudine "teatrale". Poi più tardi ho frequentato il Liceo Artistico che mi ha dato modo di approfondire le mie passioni e di cominciare a pensare seriamente di frequentare un laboratorio teatrale.

E oggi, cosa ti spinge a continuare questo percorso?

Ormai è diventato il mio lavoro, l'unica cosa che penso di saper fare. Difficile fare inversione adesso. E comunque il mio lavoro è fonte di soddisfazione per me, nonostante i suoi momenti difficili, che fanno parte di questo mestiere molto più di ciò che si pensi!

Chi ringrazieresti per il successo ottenuto?

Mia madre, che mi ha stimolata a realizzarmi, ad andare via dal paesino dove sono nata, a fare esperienze, e lottare per i miei sogni, e che mi ha insegnato l'umiltà, senza la quale sarebbe impossibile migliorarsi.

Un aneddoto che mentalmente non ti lascia.

La mia prima esperienza di set con Tornatore, ne “La Sconosciuta”. Avevo delle scene da controfigura di Irena (Xenia Rappoport), oltre al ruolo della segretaria e, come si intuisce, amante di Donato Adacher (Pierfrancesco Favino).

Quello che mi colpì di più fu la ricostruzione di una situazione completamente artefatta e, allo stesso tempo, molto realistica: un magazzino polveroso, alle cui spalle passava un treno realizzata in un teatro di posa a Papigno. Il passaggio del treno si intuiva da un movimento di luce nella stanza, e le vibrazioni di un cancello, e tutto questo era realizzato solo dai macchinisti alle mie spalle.  Era tutto finto. E tutto vero!

 Parlami del tuo ultimo "progetto"

Ho appena debuttato nei panni de: La Dea dell'amore, tratto dal film di Woody Allen, adattato da Antonello Avallone, una brillante commedia che mi ha dato modo di lavorare su corde mai sperimentate prima.

Per realizzare il tuo sogno, con quale regista o autore vorresti lavorare?

Teatralmente stimo molto Valerio Binasco, invece cinematograficamente sono diversi i registi con cui vorrei lavorare, da Garrone fino a Terence Malick, autore che personalmente adoro!

Definisciti in tre parole.

Non amo le definizioni, è difficile definirsi...in tre parole poi!

Se tornassi indietro cosa non rifaresti?

Se tornassi in dietro di sicuro non resterei in Italia, ma proverei a lavorare all'estero, in America di sicuro!

Cosa consiglieresti ai giovani che si vogliono accostare al mondo del cinema o della musica?

Di insistere sulla preparazione e di andare a fare un'esperienza all'estero.

Ringraziamo Giulia e vi diamo appuntamento sempre qui su Stelle di Giorno, per un'altra intervista, un'altra emozione!

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