“È troppo giovane”, “Non ne aveva bisogno”, “Lo fa solo per moda”, ... La chirurgia estetica è sulla bocca di tutti e non sempre in positivo.
CHIRURGIA ESTETICA: UN BENE O UN MALE?
Si tende a pensare agli interventi plastici come un vezzo, un capriccio di gente troppo viziata e con tanti soldi da buttare via. In realtà non si prende spesso in considerazione che questi interventi possono migliorare (e talvolta salvare) la vita di molte persone. Incidenti, malattie, malformazioni o, semplicemente, difetti che proprio non si riescono ad accettare e che vanno a incidere sul modo di interagire con gli altri.
Ma quando la chirurgia estetica può considerarsi un male? Di esempi ne abbiamo tanti, dalle star con la paura d’invecchiare a chi star è diventata a causa di interventi chirurgici...un po’ troppo esagerati.
IL TEMPO CHE PASSA
Inevitabile per tutti, una minaccia per molti. L’età che avanza è un tabù per molte donne, ma anche per molti uomini. Tra crisi di mezze età ed “eterni Peter Pan”, la chiamata al chirurgo di fiducia sembra la soluzione migliore. La tipologia più gettonata è l’intervento di lifting viso e collo, volto a cancellare le rughe e ridare tonicità alla pelle. Giusto o sbagliato? Il verdetto non è così tassativo, basta che non si trasformi in una vera e propria corsa contro il tempo. L’attrice Renée Zellweger è ancora oggi al centro dei gossip, dopo la sua apparizione in pubblico con il viso completamente cambiato. Lei sostiene di non aver soltanto cambiato stile di vita sarà vero?
QUEL RITOCCHINO CHE FA TORNARE IL SORRISO
Certo, l’autostima e la fiducia in se stessi sono fondamentali per vivere in modo sano e le nostre imperfezioni ci rendono unici e interessanti. Purtroppo, però, non sempre è così. C’è chi vorrebbe un seno più grosso, chi un naso più piccolo... e non riesce proprio ad accettare ciò che Madre Natura ha deciso per loro. Cosa fare allora? Un ritocchino non fa male, l’importante è che non diventi un’ossessione.
EFFETTO BARBIE E KEN
Sono in mezzo a noi e non sto parlando delle famose bambole. Ragazzi e ragazze, molte volte giovanissimi che si sottopongono a continui interventi di chirurgia pur di assomigliare ai loro beniamini. Il risultato? Plastiche viventi che sembrano uscite da un negozio di giocattoli. Dalla nostra amica d’infanzia Barbie a star come Kim Kardashian...a cani e gatti. Per non parlare di mamme e figlie ossessionate dai bisturi. La domanda sorge spontanea: a che scopo? Forse Photoshop ha dato un po’ troppo alla testa...
L’INTERVENTO CHE SALVA LA VITA
A volte la natura gioca brutti scherzi, altre ci si mette di mezzo anche la beffa. Incidenti, malattie, malformazioni dalla nascita. Che il problema sia solo estetico, o che ci siano anche conseguenze sulla salute, in questi casi la chirurgia estetica è un dovere. Affidarsi a un chirurgo può essere l’unico modo per aprire un nuovo capitolo della propria vita, fatto di sorrisi e felicità.
CHIRURGIA ESTETICA, SI O NO?
Qual è dunque il verdetto? La bellezza deve prima di tutto essere interiore e la fiducia in se stessi è una cosa fondamentale. Un buono stile di vita e la cura per se stessi sono i primi ingredienti per migliorarsi, anche se, in alcuni casi, potrebbe rivelarsi un ottimo aiuto.
Chirurgia estetica: sì o no? La chirurgia estetica è quel settore della chirurgia plastica che si offre a correggere e migliorare l’aspetto fisico eliminando o riducendo determinate imperfezioni o difetti del corpo. Diversamente della chirurgia ricostruttiva, la cui finalità è correggere le malformazioni congenite o i postumi di traumi, incidenti o malattie, la chirurgia estetica interviene al di fuori da qualsiasi contesto di malattia.
Cosa offre la chirurgia estetica?
Corregge e migliora dei difetti che non sono patologici, ma che, pur non essendo indispensabili alla salute generale della persona, comunque hanno un importante ruolo nella psicologia del paziente e nella sua vita di relazione sociale. In più, il termine chirurgia plastica comprende tutti gli interventi che modificano, correggono o migliorano l’aspetto estetico. Ingloba in sé entrambe le branche appena descritte, ovvero sia la
chirurgia estetica che la chirurgia ricostruttiva.
Chirurgia estetica per aumentare l’autostima
L’effetto della chirurgia estetica non interviene solo a livello fisico o fisiologico (come ad esempio la rinosettoplastica). Interviene in maniera indiretta sull’autostima e la sicurezza. Attenua paure ed insicurezze, che potrebbero provocare difetti fisici con i quali non si riesce più a convivere serenamente. La chirurgia estetica, quindi, ha una sua importanza che va non solo a migliorare l’aspetto fisico ed estetico, ma anche ad aumentare la sicurezza in se stessi, ottenendo un beneficio psicologico del paziente. Le statistiche infatti ci dicono che sempre più persone si sottopongono ad un intervento di chirurgia estetica. Ogni anno vengono eseguiti in Italia oltre 600.000 interventi per correggere piccoli o grandi inestetismi o malformazioni, che possono essere ereditari oppure acquisiti nel corso del tempo.
Si o no agli interventi di chirurgia estetica?
Non bisogna mai dimenticare però, che l’aspetto fisico è la base su cui formuliamo la valutazione di noi stessi. Di come ci vediamo e di come ci vedono gli altri. L’importante è trovare il proprio equilibrio, sia esteriore che psicologico, ovvero stare bene con se stessi e senza imbarazzo
con le altre persone. La chirurgia estetica in alcuni casi può essere di aiuto. Per ristabilire l’equilibrio tra come ci sentiamo dentro, e come appare la nostra immagine al di fuori. Basta che non si arriva a superare i limiti che portano all’esagerazione.
Gli interventi maggiormente richiesti sono:
• La mastoplastica, ovvero l’ingrandimento del seno mediante protesi.
• La rinoplastica, cioè la chirurgia estetica del naso per correggere i difetti estetici e migliorare la respirazione, il lifting per ringiovanire viso, cosce e braccia.
• La liposuzione e liposcultura per rimodellare il profilo corporale.
• L’otoplastica per correggere le orecchie a sventola.
• La blefaroplastica per eliminare le borse sotto gli occhi ed i difetti delle palpebre.
• L’addominoplastica per la ricostruzione della parete addominale.
Consiglio sempre di farsi un'auto analisi visiva affinché sia davvero una soluzione finale farsi il “ritocchino”. Tante volte ci si butta nelle mani anche di pseudo medici che fanno di una persona un vero sperimento genetico da riaggiustare. A volte, basta solo avere più autostima e magari quel difetto che ci condiziona a livello sociale e personale, non è poi così “reale“. Non bisogna mai crearsi handicap mentali quando magari siamo perfetti anche con un piccolo difetto che magari fa la differenza e crea un particolare unico e affascinante.
Buon inizio di settimana a tutti e appuntamento per la prossima settimana.