Nato in provincia di Cracovia (Polonia) il 26 luglio 1030 dai nobili Belislao e Bogna, venne avviato alla carriera ecclesiastica giovanissimo. Studiò alla scuola della cattedrale di Gniezno e successivamente a Parigi.
Ordinato presbitero da Lamberto Zula arcivescovo do Cracovia, che gli affidò la comunità di Czembocz: Stanislao con il suo duro lavorò si guadagno in breve tempo la fama di pastore onesto e zelante, e pertanto venne sucessivamente ordinato canonico del capitolo metropolitano e predicatore della cattedrale, nonché vicario diocesano generale.
Alla morte dell'arcivescovo Zula nel 1072, Stanislao venne designato suo successore, ma la sua accettazione del ruolo avvenne solo dopo la richiesta fattagli da papa Alessandro II
La sua denuncia pubblica sullo stile di vita dissoluto di Re Boleslao II detto l'Ardito, spinsero il sovrano a commissionare il suo omicidio. Il 6 maggio 1079 mentre celebrava messa venne assassinato nella Chiesa di San Michele e il suo corpo mutilato venne dato in pasto ai cani. Quel che rimase di lui venne recuperato dai canonici e sepolta nella stessa Chiesa in cui fu ucciso e successivamente nel 1088 i suoi resti vennero trasalti nella cattedrale Wawel a Cracovia.
Canonizzato ad Assisi il 17 agosto 1253 da papa Innocenzo IV è patrono della Polonia e il suo culto è particolarmente sentito in Lituani, Bielorussa, Ucraina e Stati Uniti d'America
la sua memoria liturgica è fissata al giorno 11 aprile.