L'unica fonte a parlare di questo missionario sono I dialoghi di San Gregorio Magno che non precisano l'epoca in cui visse. Il suo nome appare nelle varianti Acoitus, Agontius, ed Habundius e la sua morte arbitrariamente fissata nell'anno 564.

Descritto da San Gregorio come uomo di grande dignità ed infinita umiltà nello svolgimento del suo servizio, tanto da meritarsi una dimostrazione di miracolo dall'apostolo Pietro in segno di stima e considerazione della sua persona.

San Gregorio racconta di una fanciulla paralitica, che mentre si trovava nella basilica trascinando le sue membra inerti cercando di sostenersi sulle mani, invocò insistentemente la guarigione al beato Pietro. E questi una notte le apparve in sogno ordinandole di recarsi da Abbondio per ottenere la guarigione. Tornata nella basilica e imbattutasi nel missionario la fanciulla gli narrò la miracolosa visione ed Abbondio, stringendole la mano la guarì.

La festa di Abbondio si celebra il 15 Aprile.