Partecipa a Sesto Daily News

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

San Gregorio Barbarigo

Santo del 18 giugno

Condividi su:

San Gregorio Barbarigo

Santo del 18 giugno

Gregorio Giovanni Gaspare Barbarigo nasce a Venezia il 16 settembre 1625 da ricca e influente famiglia, suo padre Giovanni Grancesco Barbarigo era senatore delle Repubblica di Venezia e fervente cattolico.

Dopo la morte della madre colpita dalla peste, quando Gregorio aveva solo due anni il padre lo iniiò all'educazione nelle scienze naturali e belliche e gli fece completare un corso di diplomazia.
Nel 1643 accompagno in Germania per le negoziazioni di preparazione della Pace di Vestfalia che pose fine alla guerra dei trent'anni l'ambasciatore veneziano Alvisi Contarini. E fu proprio in quell'occasione che Gregorio conobbe a Munster l'arcivescovo Fabio Chigi che in seguito diverrà papa Alessandro VII. Nel 1646 fece ritorno a venezia e continuò gli studi lasciati in sospeso all'università di Padova, dove ottenne il dottorato in utroque iure il 25 settembre 1655.

Il suo desiderio di diventar religioso si compì il 21 dicembre 1655 quando fu ordinato presbitero.

Ad inizio dell'anno seguente fu chiamato a Roma da papa Alessandro VII che gli conferì l'incarico di prelato domestico di sua santità e lo pose alla guida del Tribunale della Segnatura Apostolica.

A maggio del 1656 allo scoppio dell'epidemia di peste a Roma il papa lo mise a capo della commissione che aveva il compito di portare soccorso ai malati. Compito che Gregorio svolse con grande zelo e scrupolosità.

Al termine dell'epidemia nell'agosto del 1657 il papa gli offrì il vescovado della diocesi di Bergamo. Gregorio prima di accettare chiese la possibilità di celebrare una messa nella quale avrebbe chiesto a Dio il da farsi. Durante la celebrazione della Santa Messa ebbe dal Signore il segno ad accettare l'incarico. Fu eletto pertanto vescovo di Bergamo il 19 luglio e ordinato il 29 dello stesso mese del 1657.

Giunto a Bergamo fece distribuire ai poveri quello che si sarebbe dovuto spendere per i suoi festeggiamenti e vendette tutti i suoi avere e diede il ricavato ai bisognosi, soddisfacendo il desiderio di imitare il vescovo milanese Carlo Borromeo.

Il 24 marzo 1664 il papa lo mandò vescovo a Padova e nella diocesi veneta resterà per 33 anni fino alla sua morte.

Come cardinale partecipò ai conclavi del 1667, 1676,1689 e 1691 ma non a quello del 1669-70. Papa Innocenzo XI eletto nel 1676 lo trattenne a Roma per tre anni e mezzo come suo consigliere e gli affidò la supervisione dell'insegnamento cattolico nella città.

Morì il 17 giugno 1697 e venne sepolto nella cattedrale di Padova.

Beatificato il 16 luglio 1761 da papa Clemente XIII, venne canonizzato da papa Giovanni XIII il 26 maggio del 1960.

 


 


 

Condividi su:

Seguici su Facebook