Ieri sera la sala principale di SpazioArte ha fatto da cornice ad una serata speciale dal titolo "RICORDARE PER CAMBIARE", evento ideato per non dimenticare le vittime della mafia nel 24° anniversario dalla strage di Capaci e per tenere sempre alta l'attenzione verso le tematiche sociali ed etiche.
Le note di "Non cangiunu li cosi" (brano di Michelangelo Giordano tra le nomination al Premio "Musica contro le mafie 2015") accompagnano uno slideshow con immagini suggestive che ripercorrono i tragici momenti di 24 anni fa. Al termine di questa carrellata emozionale, sale sul palco la moderatrice della serata, Nicoletta Porzano, che introduce i primi due ospiti del dibattito: Prof. Gianni Turchetta (Direttore del Dipartimento di SMeLSI UNIMI) e Loris Mazzoleni (Associazione "Libera"). Entrambi hanno ricordato la figura di Giovanni Falcone ed hanno spiegato quanto il lavoro dell'antimafia sia presente oggi:"Si sta formando tra i giovani una nuova coscienza legata alla società - ha spiegato il prof. Turchetta - perchè il coraggio di affrontare tematiche legate alla mafia c'è stato, c'è e ci sarà. Non possiamo fermarci perchè ogni giorno c'è gente che ci prova".
Loris Mazzoleni ha portato sul palco il suo punto di vista sul lascito di Falcone:"Uno degli aggettivi più usati per Giovanni Falcone e per tutti coloro che si sono battuti contro la mafia è eroe, per me era una persona che lavorava con passione ed impegno - ha raccontato il rappresentante dell'associazione "Libera"- e quello che vogliamo dimostrare con la nostra associazione è che la mafia può finire grazie all'impegno di ognuno di noi, giorno per giorno. È il nostro modo per portare avanti un'azione per dimostrare che l'Italia è un Paese diverso".
C'è stato poi un breve intervento dell'assessore alla Cultura, Rita Innocenti, che ha posto l'attenzione sui gesti quotidiani di ciascuno di noi e sulle scelte consapevoli che giornalmente ogni cittadino può compiere:"Dietro ogni nostro gesto c'è un'etica - ha affermato l'assessore - perchè ogni giorno è un giorno del ricordo. Bisogna riflettere su come si spende il denaro, bisogna capire se i soldi vanno a finire nelle mani della criminalità organizzata che, troppo spesso, ha vita facile. L'impegno di ognuno di noi può cambiare le cose".
Dopo il dibattito, spazio alla musica di un cantautore capace di disegnare melodie attraenti e di fissare, con le sue parole, immagini indelebili nella mente. Michelangelo Giordano si esibisce in trio accompagnato da chitarra classica e percussioni e regala una performance densa di emozioni: l'atmosfera soffusa in sala si amalgama prima con brani più ritmati poi con pezzi un pò più intimi: ben riuscita la cover di "Napul'è" (Pino Daniele), particolarmente intenso e sentito il pezzo "Dolce e amara" dedicata alla Calabria, sua terra natìa. Il pubblico apprezza e accompagna le note e le parole di "Lungo il cornicione" battendo le mani; ancora grande intensità con la cover "Generale" di Francesco De Gregori.
"Ricordare per cambiare" è stata un'occasione importante per tutti perchè la storia insegna a costruire un futuro migliore.