Serpente che striscia.
Bella signora lavora al telaio.
L'airone apre le ali.
Serpente bianco scuote la testa.
Cosa sono?
Sono i movimenti che costituiscono la sequenza codificata della "forma" alla base della disciplina taiji Quan. Ogni movimento ha un'interpretazione sia marziale che curativa (collegata ai meridiani e perciò mirata ad attivare i centri in cui passa l'energia). Con i movimenti corretti è possibile attivare la parte energetica dei meridiani.
Nella giornata del 26 aprile, al Parco Nord, come in diverse e svariate altre parti del mondo, un gruppo forbito di alunni e insegnanti ha dato prova della forza ed espressività della disciplina del Taiji Quan.
"Porti a casa quello che vuoi" dice Maurizio Girardi, istruttore nazionale CONI.
E infatti, vedendo quante persone anziane si dedicano a questa attività, non ci stupisce constatare l'effetto curativo della disciplina.
"Questa duplicità nella disciplina fa sì che osservando una persona impegnata nella forma, non si riesce a capire quale polarità prediliga. E infatti chi sembra particolarmente agguerrito, risulta poi essere nella sua intenzione un'attività dedicata principalmente all'effetto curativo. E viceversa; non puoi sapere chi hai davanti." continua Maurizio.
Persino le docili signore dai capelli bianchi o grigi riservano una sorpresa quando passano dall'esecuzione della forma individuale agli esercizi praticati in coppia.
Ma chi pratica Il Taiji Quan è fortemente attratto anche dalla teoria che ne regola lo svolgimento; e più si pratica, più cresce il desiderio di sapere e di conoscere cosa sta alla base della disciplina. Anche solo la presenza e l'esistenza delle espressioni con le quali rivolgersi alle diverse sequenze che costituiscono la forma rivelano quanto mistero e incanto è racchiuso nella teoria che getta le fondamenta per l'intera costruzione ed elborazione pratica.
Il sorprendente numero di persone anziane presenti in questa giornata, praticanti i diversi momenti compositivi degli esercizi, è rivelatore di una iniziativa attiva all'interno dei centri anziani A.C.A.T (in via Tonale) e Tenebiaco (in via XX Settembre) che offrono corsi di Taiji Quan.
L'equilibrio, l'attenzione, la memoria e la coordinazione che deriva dalla pratica di questa disciplina è infatti fortemente indicato per un anziano, agevolato anche da un lavoro motorio a basso impatto cardiaco.
Nel prato verde inondato dalla luce del sole, vediamo la formazione di due gruppi contraddistinti: principianti e intermedi, entrambi accomunati dall'adesione a questa Giornata Mondiale del Taiji Quan. All'interno del gruppo degli intermedi, una giovane ragazza, Jennifer.
Intervistata, ecco quanto comunicato:
"Ho ritrovato molto della danza. Volevo riprendere una pratica sportiva che da qualche anno avevo abbandonato. Nel Taiji Quan ho trovato una sintesi, fondata sull'arte marziale e sulla meditazione. La pratica della disciplina fa emergere un movimento armonioso, fluido. La crescita della percezione che si rileva è altrettanto sbalorditiva."
Jennifer è di nazionalità francese; ha praticato per un anno la disciplina a Lione e, decisa a diventare istruttrice, ha deciso di trasferirsi in Italia per conseguire il titolo. E' da un anno che si esercita ogni giorno per migliorare la sua preparazione e spera, un giorno, di poter andare in Spagna, in Andalusia, e portare la disciplina (tuttora assente) e svilupparla.