Il prete dentro il letto

09/08/2017
Attualità
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Un tempo le case, sia le contadine che quelle più ricche, non avevano sistemi di riscaldamento efficienti e ci si doveva scaldare, soprattutto la sera o quando si doveva andare a dormire, con metodi che oggi solo pochissimi ricordano. Uno di questi era costituito dal Prete e dalla Suora, due strutture che, insieme, consentivano di riscaldare i materassi e le coperte gelide e di rendere più confortevole il sonno di chi voleva godersi un po’ di meritato riposo.

Le stanze da letto di un tempo

Oggi siamo abituati alla possibilità di scegliere tutto il nostro arredamento in modo libero, in quanto gli stili che si presentano in ogni negozio sono davvero differenti: si va dal vintage al moderno, passando attraverso epoche diverse, ognuna con le proprie caratteristiche. Fino all’inizio del novecento invece, le camere da letto erano tutte molto simili tra di loro, e tanti italiani hanno avuto la possibilità di ereditare mobili e altri complementi d’arredo dai propri trisavoli. Il colore predominante nelle stanze da letto era sicuramente il marrone scuro, rappresentato dal legno di radica e da altri tipi di legno davvero massicci ed imponenti.

Le testiere del letto, spesso alte e spesse, erano decorate con motivi di diverso tipo, e si arrivava anche ad avere un intero coro di cherubini come elemento protettivo per la parte superiore del proprio talamo. Spesso le famiglie più povere avevano un solo letto nel quale riunirsi insieme, altre seppur povere possedevano oltre al classico letto matrimoniale anche dei piccoli giacigli per i figli sui quali si riposavano la notte, ecco perché in molti optavano per la scelta di un letto una piazza e mezza, anche allo scopo di riscaldarsi meglio. I comò erano un altro elemento predominante nelle stanze da letto di inizio novecento: anche questi erano grandi, massicci e di colore scuro, e potevano combinare il legno con elementi in ferro, in ottone e altri tipi di metallo. Si notava in molti casi la presenza di un armadio a due ante, con tanto di specchiera, che doveva contenere tutto l’abbigliamento dei coniugi, e il letto era in molti casi contornato da due comodini dello stesso materiale degli altri mobili. Il baldacchino era invece poco diffuso tra le persone di ceto medio e basso, mentre era presente nelle case dei più abbienti che spesso potevano anche permettersi due stanze da letto: una per la moglie ed una per il marito.

Il prete che riscaldava il letto

Erano gli appartenenti a tutti i ceti sociali, chi più e chi meno, ad utilizzare un ingegnoso sistema per riscaldare materasso e coperte, chiamato Il Prete. Questo era costituito da una struttura a doppio arco che sorreggeva, al centro, un recipiente fatto di terracotta. Il recipiente veniva chiamato La Suora e conteneva le braci che riscaldavano effettivamente il letto, tutto l’insieme poteva rimanere sotto le coperte anche nel momento in cui vi entrassero gli occupanti, diversamente da quanto accadeva con altri sistemi per riscaldare i talami, che venivano rimossi nel momento in cui il letto doveva essere utilizzato. Anche se si può pensare a questo come ad un mezzo antiquato per riscaldare materassi e lenzuola, in molte case venne utilizzato ancora fino agli anni Sessanta, quando iniziò a diffondersi l’uso delle stufe e del riscaldamento mediante l’utilizzo dei termosifoni.

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