Sesto e i suoi studenti

Breve storia del concorso...

Redazione
23/05/2014
Comunicati Stampa città di Sesto
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L’idea del Concorso nasce nella primavera del 1987 su impulso della Sezione ANPI di Sesto San Giovanni.

Un’iniziativa rivolta alle scuole di ogni ordine e grado, mirata a migliorare la formazione civile e morale dei giovani.

La proposta fu condivisa dalle Associazioni partigiane  combattentistiche e d’Arma e dall’Associazione Genitori.

Costituitosi il Comitato Promotore, il Concorso ottenne il patrocinio del Comune di Sesto San Giovanni e, successivamente, quelli della Presidenza del Senato e della Camera, della Regione Lombardia, della Provincia di Milano e del Comune di Cologno Monzese.

Il primo tema assegnato riguardava la Costituzione nella ricorrenza del 40°anniversario della sua promulgazione.

Di anno in anno gli studenti sono stati invitati a scrivere su temi difficilmente oggetto di studio nelle scuole. Il Concorso, oltre a temi e poesie, include lavori collettivi anche multimediali, immagini e musiche.

I premi consistono in borse di studio di diverso valore.

I temi e gli altri lavori premiati vengono poi raccolti e pubblicati in un volume.

La partecipazione al Concorso interessa ogni anno molte scuole e classi di ogni ordine e grado.

La collaborazione di presidi e insegnanti permette di svolgere significativi momenti d’incontro, utili a promuovere l’impegno più consapevole degli studenti.

Gli argomenti su cui i giovani sono stati chiamati a riflettere e ad esprimersi, in modalità sempre più varie e creative, in queste ventisei edizioni del Concorso sono difficilmente oggetto di studio nelle scuole, ma indispensabili alla formazione del cittadino e quindi al radicamenti di una democrazia sostanziale.

Da ventisei anni ad oggi gli studenti delle scuole di Sesto gettano i problemi sul tavolo: basta scorrere la lista dei titoli e dei bandi di concorso, che spaziano dalla mafia (I corvi volano neri), all’Europa (Lo spazzolone cancella confini) , all’ emancipazione femminile (Risalire la corrente) alla deportazione (Dai voce e parole), al volontariato (Con la mente e con il cuore), all’integrazione (Straniero,chi?), alla celebrazione dei centocinquant’anni dell’ Unità d’Italia (Italiani a metà?), al lavoro “(Prima di tutto il Lavoro), alla tutela dell’ambiente (NaturalmenteTerra), che  si riferisce alla 25^ edizione del Concorso.

In questa occasione  il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha  destinato al Concorso la medaglia  della Repubblica Italiana e l’edizione speciale del Tricolore, per la meritoria attività di promozione e diffusione nei confronti delle giovani generazioni dei principi e dei valori su cui si fonda il nostro sistema democatrico.

Gli argomenti trattati nelle diverse edizioni riguardano il mondo di oggi o il più recente passato che più direttamente ci aiutano a muoverci con cognizione di causa nel presente.

Scrivere, disegnare, comporre musiche e assemblare video sono per  gli studenti atti che li plasmano come uomini e donne consapevoli, aiutandoli ad elaborare un pensiero autonomo e felicemente critico.

Siamo sicuri che gli stimoli suggeriti nel corso degli anni abbiano aperto per loro nuovi orizzonti di futuro.

Attraverso questi libri i ragazzi hanno fatto sapere agli altri quello che vivono, che sentono, che pensano e sperano.

Sono stati protagonisti attivi, come è stato riconosciuto nel tempo dalla fiera del libro di Torino, che ha esposto i primi nove volumi nella sezione “La scuola che scrive”.

I destinatari della loro fatica (secondo la preziosa indicazione di Don Lorenzo Milani) sono sempre stati interlocutori reali.

Non ci sono stati voti da meritare, né insegnanti da accontentare o lezioni da ripetere a memoria.

I loro scritti sono stati letti dagli adulti della loro città con rispetto e simpatia, sicuramente senza indifferenza né pregiudizi di sorta.

Le ragazze, i ragazzi hanno sempre saputo a chi si rivolgevano con la loro fatica: anzitutto alle persone a loro più vicine, poi alla città. I nonni, gli insegnanti sensibili, le mamme ed i papà hanno letto e riletto con orgoglio i molti lavori.

Anche chi ha responsabilità nella “cosa pubblica”  ha prestato ai giovani, negli anni, attraverso l’avvicendarsi delle diverse amministrazioni, l’attenzione che essi chiedono, dando loro un momento di celebrità civile: ognuno ha potuto uscire dalla solitudine adolescenziale per entrare nell’agone politico.

Fino a presentare il cofanetto contenente i volumi pubblicati dal 1988  al 2004 al Presidente Ciampi, in visita alla città, che ha poi voluto invitare i ragazzi a raggiungerlo al Quirinale.

Inoltre molte delle parole dei partecipanti al concorso appaiono nel sito che candida Sesto per l’Unesco, nella categoria del Paesaggio culturale evolutivo.

Grazie al Concorso “Sesto e i suoi studenti” i nostri ragazzi sono stati condotti a spogliarsi dei modelli di violenza, che rischiano di diventare strutture delle menti, e con parole loro sono rientrati nella memoria viva della storia della nostra città.

Il  Concorso “Sesto e i suoi Studenti” rappresenta quindi un grande impegno unitario per la formazione civile dei giovani di generazione in generazione.

E’ con questa storia che, per l’anno scolastico 2013/2014, il Concorso “ Sesto e i suoi studenti” presenta la 27° edizione sul tema dello Sport : “Lo SPORT tra Legalità e Passione)”.

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