Le guerre jugoslave, e in particolar modo l'intervento militare della NATO durante la guerra del Kosovo, hanno stimolato la creazione dell'inedito progetto LigaJovaPelù, che ha prodotto solo questo singolo, affiancato dalla sua versione strumentale e un videoclip.
Mentre Jovanotti e Ligabue hanno registrato la loro parte vocale come un vero duetto allo Zoo studio di Correggio, la voce di Piero Pelù è stata registrata successivamente a Firenze e poi sovrapposta. Molti famosi duetti sono stati registrati con questa tecnica, come ad esempio quello tra Bono e Frank Sinatra per la canzone I've Got You Under My Skin. I tre artisti hanno però eseguito il brano dal vivo, questa volta tutti insieme, sia al concerto di Ligabue all'Arena di Verona nel 1999 e contenuto nel DVD dell'omonimo concerto e sia nel corso del live 8 a Roma il 2 luglio 2005 con Ligabue alla chitarra acustica.
All'interno della confezione è presente una mappa con le 51 guerre in corso nel 1999 e le numerose zone a rischio bellico: i proventi commerciali del disco sono devoluti a Emergency e destinati in particolare ai progetti umanitari in Afghanistan, Cambogia, nei paesi della ex Jugoslavia e in Sierra Leone.
Sul retro del singolo è pubblicata questa frase:
«A pochi mesi dal "giro" di millennio
la nostra cosiddetta società "civile"
conta al proprio interno 51 guerre in corso.
Allo stesso tempo essere contro la guerra
(qualsiasi guerra) sembra voler dire
assumere una posizione politica.
Be' vogliamo essere liberi di sentirci
oltre qualsiasi posizione del genere
affermando che, per noi, non ci sarà mai
un motivo valido per nessuna guerra.»
(Liga-Jova-Pelù)
Dal punto di vista commerciale il singolo si rivela un successo e risulta essere il singolo più venduto in Italia nel 1999. La canzone è stata poi inserita da Pelù nell'album raccolta Presente del 2005 e in una nuova versione nell'album Fenomeni del 2008.
I tre artisti hanno replicato l'esecuzione del brano dal vivo in occasione dell'evento Italia Loves Emilia, nel settembre 2012, con la partecipazione di Fiorella Mannoia e Claudio Baglioni.