Ieri sera siamo stati al Teatro Martinitt di Milano per lo spettacolo “Come ammazzare la moglie o il marito senza tanti perché”. Ecco, partiamo dal titolo perché, a dispetto del primo impatto, questa opera comica non parla di violenza, non parla di omicidi, non parla di aggressioni ma è una bellissima e divertentissima commedia ispirata al libro di Antonio Amurri del 1974.
Gli attori Marco Cavallaro, Maddalena Emanuela Rizzi, Bruno Governale ed Alessandra Cavallari divertono il pubblico (ieri sera il teatro Martinitt aveva pochissimi posti non occupati) con un ritmo incalzante ed uno humor pungente; una coppia presidia il Telefono Amico che supporta e regala consigli alle coppie in difficoltà. Emergono così vizi e virtù, paure e timori, cattive abitudini ed incomprensioni, manie ed ossessioni di tante coppie italiane (e non solo) che, trovandosi in situazioni di sofferenza vedono nel Telefono Amico l’unica via di speranza e di salvezza.
“Come ammazzare la moglie o il marito senza tanti perché” dimostra che si può portare in giro una commedia intelligente ricca di spunti esilaranti, gag irresistibili ed una bravura dei quattro attori davvero smisurata. Sono proprio loro infatti a mettere in scena un caleidoscopio di emozioni e good vibrations. E di questo non ce n’è sempre bisogno.
Ultima riflessione: “mai giudicare il libro dalla copertina” a fine spettacolo sono queste le parole degli attori che reagiscono a chi ha accusato il loro spettacolo di essere inopportuno (viste le ultime notizie di cronaca nera): l’umorismo elegante, la voglia di spensieratezza e le tematiche su cui la commedia si poggia vanno in una direzione diversa.
Regalatevi un’ora e mezza di belle risate.