Su un tavolo collocate le sculture in ceramica; nere, bianche.
Una rossa e una verde.
A guardia di queste composizioni, diverse incisioni bicromatiche, black and white.
In una vetrinetta cubica sono custodite piccole sculture che sembrano la versione lillipuziana di quelle grandi.
In realtà la relazione di subordinazione è opposta: furono realizzate prima quelle piccole, con lo scopo di divenire originali spille.
Successivamente, sono state riprodotte con dimensioni maggiori, divenendo sculture.
Le sculture si presentano all’occhio con forme totalmente astratte.
Insenature che solcano la struttura senza una logica apparente, lasciando allo sguardo, all’occhio la funzione di scoprirne una dinamica intrinseca.
La lavorazione dei manufatti è varia; ceramica a ingobbio (tipo di colore) con cera o lucidate a smalto.
Le incisioni sono state create con la tecnica della punta secca.
Il bianco e nero delle incisioni vuole suggerire di guardare il nero delle sculture con una visione dualistica, accennando al riflesso opaco, bianco del materiale.
Con questa produzione Daniela Bergamaschi e Luca Trevisan della Civica Scuola d’Arte Faruffini presentano il loro progetto BT, nato da una collaborazione che ha origine nella sintonia di idee tra i due artisti.
Al Centro Culturale Sergio Valmaggi, fino al 25 maggio 2014.