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Giochi senza tempo: quali sono quelli con più storia?

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Sono tanti i giochi che hanno fatto parte della nostra vita. Alcuni, però, hanno davvero segnato un’epoca, tenendoci incollati ad una consolle, al pc oppure semplicemente permettendoci di giocare al bar con gli amici. Un esempio su tutti? Il gioco della scopa.

Le origini e la storia della scopa

È uno dei giochi più conosciuti al mondo, la cui origine non è ancora oggi chiara. Non si hanno delle fonti certe sulla nascita di questo gioco, ma secondo alcuni le sue radici deriverebbero dal gioco di carte spagnolo Escoba, di cui le regole sono identiche a quelle della Scopa italiana. Pare che questo gioco possa essere legato anche ad altri due giochi di carte spagnoli, il Primera e il Scarabucion.

Secondo la tradizione del nostro Paese, il gioco della Scopa andava molto di moda nel XVIII secolo nella città di Napoli, soprattutto nel porto, dove quotidianamente i pirati e i pescatori si contendevano la refurtiva che veniva rubata nelle case dei nobili e nelle navi mercantili. Insieme alla briscola e al tressette è tra i giochi di carte più praticati in Italia, grazie anche alle sue versioni online.

Si può giocare da due a sei giocatori e si può anche giocare in coppia, in caso di quattro giocatori, o in gruppi da tre, in caso di sei giocatori. Per quanto riguarda l’origine del nome, la creazione è stata abbastanza semplice ed intuitiva. La parola scopa si riferisce a quello che accade ad un giocatore in caso di vittoria, infatti chi vince solitamente prende tutte le carte che si trovano sul tavolo, quindi le scopa e via, lasciando il tavolo pulito, e questo è riferito allo strumento che viene utilizzato per pulire. Rimarrà storica la partita fatta dall’ex presidente della Repubblica Sandro Pertini con l’ex allenatore della nazionale italiana di calcio Enzo Bearzot insieme ai giocatori Dino Zoff e Franco Causio, tutti è tre vincitori dei mondiali di calcio del 1982, infatti la partita si tenne proprio nell’aereo presidenziale che vedeva la nazionale di casa di rientro dalla Spagna, vincitrice dopo la finale disputata contro la Germania.

Il Monopoly

Come si può non parlare del gioco più popolare al mondo? Il Monopoly, commercializzato in tutto il mondo con circa 50 lingue in cui è stato tradotto. Fu una donna, al secolo Elizabeth Magie, che inventò il Monopoly nel 1903. Il nome che diede originariamente non fu però quello noto a tutti al giorno d’oggi, bensì Landlord’s Game, ossia il gioco del proprietario terriero. Il suo scopo era infatti didattico perché con questo gioco Magie voleva dimostrare l’ingiustizia del sistema degli affitti terrieri. Più della didattica, però, poté il divertimento. L’idea conquistò la Parker Brothers che ne acquistò i diritti e lo pose sotto brevetto nel 1933.

Per commercializzare il gioco da tavolo, la ditta utilizzò la versione creata da Charles Darrow, un ingegnere disoccupato che creò una sua produzione artigianale del gioco prima del 1933. Quella versione di quasi un secolo fa, è tutt’oggi quella usata e conosciuta dai giocatori di tutto il mondo.

Da quando ha fatto l’ingresso nel mercato, il Monopoly è fra i giochi da tavolo quello che si è prestato a più versioni speciali e a rielaborazioni del tabellone e degli altri elementi del gioco, cambiamenti ispirati dal mondo del cinema, come Star Wars, delle serie tv, come Il Trono di Spade, della musica, come i Queen, o dei videogame, come Fifa.

La roulette

Passiamo ad un altro gioco da sempre molto amato. La roulette nasce nel 1657 in Francia grazie a Blaise Pascal il quale costruì un gioco costituito da un cilindro avente 18 numeri di colore rosso e 18 numeri di colore nero, più lo zero e il doppio zero, raggiungendo così una totalità di 38 numeri. Le roulette usate nei casinò di Parigi, nel tardo 1790, avevano il colore rosso per il singolo zero e il nero per il doppio zero. A partire dal 1800, al fine di evitare confusioni tra i colori dei numeri e quelli degli zeri, venne introdotto il colore verde per questi ultimi. La roulette spopolò in tutta Europa, addirittura una storia narra di un Cardinale, Monsignor Mazzarino, che decise di aprire dei casinò, in varie località della Francia, per risanare le casse dello stato, sfruttando la popolarità del gioco in quel particolare momento storico.

Un gioco, quello della roulette, che oggi ha addirittura una versione moderna grazie ad internet. Un esempio? La roulette NetBet. Un modo originale per dare nuova linfa ad uno dei giochi più amati di sempre

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