Abbiamo intervistato Nicole Marzio (Responsabile del Corpo Volontari SOS Sesto San Giovanni) che ci ha parlato della situazione a Sesto San Giovanni, dello stato dei soccorsi, di quanto è stato fatto e di quanto ci sia ancora molto da fare con l'aiuto di tutti ed, in particolare, di quelle splendide persone che sono i volontari che stanno affrontando anche questa emergenza con coraggio, forza e tanta forza d'animo.
La SOS Sesto San Giovanni è nata nel 1976 ed opera sul territorio di Sesto San Giovanni e zone limitrofe principalmente nel settore dell’emergenza-urgenza, garantendo questo servizio 24 ore su 24, 365 giorni l’anno; è importante sottolineare che tale Associazione fa parte di ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), una tra le più grandi ed importanti organizzazioni di volontariato senza fini di lucro diffusa su tutto il territorio italiano.
1. Da quando è iniziata la fase di emergenza, come e quanto è cambiata la vostra attività di volontari?
1. È cambiata molto. Quando è scoppiata l’emergenza siamo stati avvolti da una fase iniziale colma di tensione e di timori perché era una situazione del tutto nuova. Fortunatamente non è stata assolutamente una paura paralizzante ma ci ha invece spronato ad agire e ad affrontare quello che stava accadendo, tutti insieme.
Siamo una grande Associazione e ci stiamo riscoprendo giorno per giorno sempre più uniti. La continua formazione ricevuta da ANPAS e AREU (Azienza Regione Emergenza-Urgenza) attraverso video illustrativi e direttive, ha permesso a noi soccorritori di rimanere costantemente formati e preparati così da garantire il nostro servizio con professionalità.
2. Come definiresti la situazione attuale a Sesto?
2. Gli interventi rispetto a prima sono in aumento; ciò non significa che i cittadini di Sesto San Giovanni non stiano rispettando le direttive ma è proprio la particolarità di questo virus essere così insidioso. Da fine marzo oltre alla nostra convenzione H24 di emergenza-urgenza, sotto
richiesta di ANPAS, abbiamo dato pronta disponibilità di un’ambulanza aggiuntiva sul territorio Milanese dal lunedì al venerdì per la durata di dodici ore giornaliere per poter rispondere all’aumento delle chiamate da parte della cittadinanza.
3. Come percepiscono i sestesi il vostro supporto alla città?
3. Noi ci siamo e i cittadini lo percepiscono. Qualche settimana fa fuori dalla nostra sede abbiamo trovato uno striscione anonimo di ringraziamento “Grazie per quello che fate, per come lo fate con il cuore”. Sono proprio questi i messaggi che ci danno ulteriore carica per continuare a garantire il nostro servizio. Molti altri ci stanno dimostrando la loro vicinanza supportandoci nella nostra raccolta fondi online. È stato fondamentale reperire donazioni per riuscire a contrastare gli emergenti costi dovuti all’utilizzo di materiale sanitario necessario per affrontare tale emergenza. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i cittadini che ci hanno aiutato anche nel loro piccolo, senza i quali non avremmo potuto continuare il nostro servizio. Continuate ad aiutarci, siamo ovunque serve anche grazie a voi!
4. Da quando è iniziata la fase di emergenza quale è stato il momento più difficile e quello più bello?
4. Oserei dire che il momento più difficile è stato forse quello iniziale, credo che nessuno fosse preparato a questo tipo di emergenza. Tutta l’Associazione si è fin da subito attivata per garantire la copertura dei turni e reperire tutti i dispositivi di protezione individuale necessari per tutelarci e per tutelare le nostre famiglie al rientro a casa al termine di ogni turno.
Di momenti belli invece ce ne sono tanti. Come dicevo precedentemente, questa emergenza ci ha permesso di riscoprirci più uniti che mai come realtà associativa. Ognuno è impegnato in qualcosa: c’è chi si occupa di garantire il servizio di spesa a domicilio insieme alla Croce Rossa, chi invece si reca in sede per svolgere il proprio turno in centralino rispondendo alle diverse chiamate da parte dei cittadini, insomma.. ognuno di noi è impegnato per garantire tutti quei servizi che in una situazione di normalità porteremmo avanti.
5. Quanto è importante per voi il lavoro di squadra durante i vostri interventi?
5. La squadra è tutto, i colleghi sono fondamentali. La strategia vincente per combattere qualsiasi sensazione, come la paura o la tensione, è quella di condividere ciò che si prova con chi sta vivendo quel momento insieme a te. Ci sentiamo meno soli a sapere che c’è qualcun altro che sta provando le nostre stesse emozioni. L’uno supporta l’altro, sempre e comunque, sapendo che ne usciremo tutti solo più forti. Alla fine.. siamo diventati una grande famiglia anche noi!
6. Il lavoro dei volontari è a contatto con potenziali contagiati: siete sufficientemente dotati di protezioni che riducano al minimo i rischi?
6. Si. Puntiamo tanto sulla formazione e sull’utilizzo corretto dei dispositivi di protezione individuale perché è proprio grazie a quest’ultimi che possiamo prevenire il possibile rischio di contagio. Ne approfitto per ringraziare non solo tutti i cittadini che ci supportano tramite le loro donazioni (ma anche l’efficiente lavoro della Sala Operativa ANPAS (SOR), che ci fornisce i suddetti materiali per svolgere il servizio 24 ore su 24.
7. Come vedi il futuro dei sestesi nel prossimo mese?
7.Noi tutti speriamo di poter tornare alla normalità il prima possibile. La ripresa sarà certamente graduale ed è proprio per questo che dobbiamo tenere duro continuando a supportarci a vicenda. La nostra promessa è che saremo sempre al vostro servizio e, qualora ne abbiate bisogno, vedrete subito una squadra vestita di arancione piombare in casa vostra pronta per aiutarvi.
Voi però dovete promettere una cosa a noi.. restate a casa!
La redazione di Sesto Daily News ringrazia Nicola Marzio e tutto il Corpo Volontari SOS Sesto San Giovanni per la disponibilità e per il grande lavoro che stanno svolgendo per la città.