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BICI GIALLE ANNI '90

Sesto, ritrovate le Airolg gialle che circolavano negli anni Novanta.

Redazione
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Riprendiamo e pubblichiamo da un post Facebook  di Monica Chittò:

DA UN MAGAZZINO SOTTO LA SCUOLA SALTANO FUORI LE BICI DA NOLEGGIO

In molti le ricordano ancora: cento biciclette giallo taxi che, all'inizio degli anni Novanta, dovevano promuovere la pedonalizzazione del centro città e una nuova mobilità sostenibile.

Le noleggiava una cooperativa che aveva aperto due depositi: uno fisso, alla stazione, l'altro che si spostava ogni domenica, da una piazza all'altra, per far conoscere il nuovo servizio e invitare a lasciare l'auto in garage.

Bici Airolg (il marchio Gloria, più famoso, scritto al contrario) con lo stemma del Comune e il simbolo della Cassa rurale e Artigiana di Sesto San Giovanni, diventata Bcc dal 1993. «Erano gli anni in cui progettavano e in parte realizzavamo la pedonalizzazione del Rondò e di piazza Petazzi - ricorda l'allora sindaco Fiorenza Bassoli -.

Avviammo la sostituzione degli impianti a gasolio con quelli a metano, il teleriscaldamento e la costruzione delle piste ciclabili: in via Rovani doveva invogliare i ragazzi ad andare in bici a scuola, al Parco Nord.

Il noleggio nelle domeniche ecologiche, di chiusura al traffico del centro, era un altro tassello».

Progetto innovativo che tuttavia tramontò in poco tempo, insieme all'idea di un'isola pedonale dal Rondò a piazza Petazzi.

Le bici tornarono al Comune, che le offrì ai dipendenti per 60 mila lire; molte sparirono nel nulla e in tanti pensarono male, che qualcuno cioè, se ne fosse impossessato.

A distanza di quasi un quarto di secolo, trenta di quelle biciclette sono state incredibilmente ritrovate, alcune ancora con il cellophan sul sellino e i pedali da montare: erano in un bagno chiuso a chiave, al pianterreno dell'elementare Marzabotto, dove tuttora il Comune utilizza alcuni spazi come deposito.

La scuola ha riaperto quella porta in cerca di un locale da trasformare in spogliatoio per il personale della mensa.

Ed ecco la sorpresa: «Mi ha chiamato la vicepreside, le bici sono state temporaneamente spostate nel magazzino sotto la palestra, in attesa di capire da dove arrivassero e cosa farne» racconta Giò Pietra, professoressa di educazione fisica e consigliere comunale che, in quattro e quattr'otto, ha messo in piedi un progetto di recupero con lo staff del Sindaco.

Non finisce qui: «Le bici sono numerate; ci siamo chiesti che fine abbiano fatto le altre - rimarca Pietra -.

A settembre cercheremo anche negli altri magazzini comunali e in archivio: chissà quante altre cose potrebbero essere custodite lì dentro. È ora di recuperarle come patrimonio di tutti».

In attesa dì scovare, se possibile, altri tesori dimenticati, Giò Pietra ha già individuato il destino delle bici ritrovate: «Torneranno a disposizione dei cittadini e di chi frequenta il Parco Nord, con un punto noleggio al Mil che le potrà utilizzare anche per le visite guidate nelle aree ex industriali. Una parte andrà alle persone svantaggiate in cerca di lavoro»

Recupero a costo zero per il Comune: «Delle trenta bici ritrovate - spiega la consigliera comunale - 15 le daremo al Servizio inserimento socio-lavorativo che le aggiusterà gratuitamente con la Bicistazione. in cambio se ne terrà cinque.

Già in passato, grazie a un progetto di recupero bici, alcuni utenti sono riusciti a trovare un posto di lavoro».

Altre cinque andranno al laboratorio Aggiustarci della media Einaudi: «Ce ne renderanno quattro, una la metteranno all'asta per recuperare il costo della riparazione».

Le ultime dieci saranno risistemate a proprie spese.

Fonte "Il Giorno".
 

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