Per venerdì 11 novembre è previsto uno sciopero nazionale dei dipendenti del trasporto pubblico locale che rischia di paralizzare tutte le città italiane.
Per quanto riguarda Milano saranno a rischio i treni delle quattro linee metropolitane, gli autobus e i tram di Atm, la società che gestisce il Tpl in città .
A proclamare l'agitazione, come riportato dal portale dedicato del ministero delle infrastrutture e dei trasporti, è stato il sindacato Usb lavoro privato. I lavoratori potranno incrociare le braccia per 4 ore, anche se ancora non sono stati resi noti gli orari dello sciopero. Le adesioni e i possibili blocchi inveve saranno "verificabili" soltanto venerdì.
La sigla, in una nota, ha spiegato le ragioni della protesta e ha avanzato una serie di richieste: "Cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, congelamento e calmiere dei prezzi dei beni primari e dei combustibili, blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, nonché investimenti economici per tutti i servizi pubblici essenziali, superamento dei penalizzanti salari d'ingresso garantendo l'applicazione contrattuale di primo e secondo livello ai neo assunti". E ancora: "Modificare l'ossessionante e vizioso criterio che, inneggiando al risparmio, vede bruciare fior di soldi pubblici attraverso appalti e subappalti ad aziende che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato, introduzione del reato di omicidio sul lavoro, salario minimo per legge di 10 euro l’ora contro la pratica dei contratti atipici e precariato, libero esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali" e "una legge sulla rappresentanza che superi il monopolio costruito sulle complicità tra le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali di categoria".