Dalle due di questa notte si dormirà un'ora in meno, ma le giornate si allungheranno e godremo di più luce.
Nelle società antiche e prima della diffusione degli orologi, l'organizzazione delle civiltà agricole non si basava su bioritmi fissi come nelle moderne civiltà industrializzate. I contadini, che costituivano la grande maggioranza della popolazione, si alzavano sempre all'alba seguendone inconsciamente il progressivo anticipo in primavera o ritardo in autunno: nell'impero romano la cosiddetta ora prima era sempre quella che seguiva il sorgere del sole, indipendentemente dall'istante in cui questo evento astronomico si verificasse. Nell'età contemporanea l'espediente dell'ora legale non fa così che riprodurre almeno in parte questo antico spostamento dei bioritmi umani a seconda delle stagioni.
Lo scopo dell'ora legale è quello di consentire un risparmio energetico grazie al minore utilizzo dell'illuminazione elettrica. L'ora legale non può ovviamente aumentare le ore di luce disponibili, ma solo indurre un maggior sfruttamento delle ore di luce che sono solitamente "inutilizzate" a causa delle abitudini di orario.
Il gruppo Terna, operatore di reti per la trasmissione dell’energia, ha stimato che il passaggio all’ora legale permetterà di risparmiare in Italia 556,7 milioni di kilowatttora, pari a 92,6 milioni di euro.
Buone notizie quindi, oltre che il nostro umore anche la bolletta sarà più leggera.