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Sesto e Cinisello parlano i Copti: In occidente e medio oriente, si rispettino le religioni!

redazione
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Chi sono i copti?

"I copti sono i cristiani egiziani nativi, un importante gruppo etno-religioso nel paese. Il cristianesimo era la religione predominante nell'Egitto di epoca romana tra il IV e il VII secolo, fino alla conquista da parte dei musulmani, ed è rimasta la fede di una significativa minoranza della popolazione fino ad oggi. La loro lingua copta è la diretta discendente della lingua egizia, di cui rappresenta l'ultima fase; in seguito alla conquista araba nel VII secolo e la conseguente islamizzazione dell'Egitto, fu gradualmente sostituita dall'arabo ed è oggi una lingua estinta utilizzata solo in ambito liturgico. I copti in Egitto costituiscono la più grande comunità cristiana del Medioriente, nonché la più grande minoranza religiosa della regione, rappresentando circa il 10% della popolazione egiziana. La maggior parte dei copti aderisce alla Chiesa ortodossa copta; il resto del gruppo è spartito tra la Chiesa cattolica copta e varie confessioni cristiane protestanti. Essendo una minoranza, i copti sono vittime di una significativa discriminazione nell'Egitto moderno e degli attacchi di gruppi islamici estremisti."

“La comunità Copta-ortodossa egiziana di Sesto e Cinisello esprime la totale condanna dell’attentato terroristico di Parigi e la solidarietà alle famiglie delle vittime innocenti, la violenza non è in nessuno modo giustificata. Auspica il rispetto delle convinzioni religiose dei musulmani in Occidente e dei cristiani nei paesi medio orientali”.

Questa la dichiarazione del parroco Abuna Raffaele, della Chiesa Madre di Dio e Sant'Antonio Abate di Cinisello B.

Oggi, i cristiani in Turchia da un lato cercano una vera condizione di cittadinanza nazionale e dunque d'uguaglianza di diritti, dall'altro emigrano o progettano di farlo per cause molteplici sia d'ordine socio-politico sia economico. L'articolo 24 della Costituzione del 7 novembre 1982 che sancisce la libertà di coscienza, di credo e di convinzioni religiose, si pone su un piano individuale, ma non riguarda i diritti della collettività delle comunità religiose. Per questi ultimi, la base giuridica continua a essere il Trattato di Losanna del 1923, fino ad oggi, sempre applicato in modo restrittivo alle sole minoranze armeno-ortodossa, greco-ortodossa ed ebrea, minoranze sottoposte per questo al controllo della Presidenza degli Affari Religiosi (Diyanet). I cattolici latini sono stranieri senza il minimo statuto e personalità giuridici, ciò rende impossibile la proprietà degli immobili e la gestione delle strutture ecclesiastiche. In assenza di qualsiasi tipo di sovvenzione statale bisogna cercare di sopravvivere autonomamente e anche finanziariamente.

(giovaniemissione)

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