Dal PD SESTO SG riceviamo e pubblichiamo:
La sentenza del Consiglio di Stato sulla vicenda del Centro islamico ha dato una risposta giudiziaria alla pretesa del Sindaco e della maggioranza di cancellare per via normativa un problema reale della città . La richiesta della comunità islamica di Sesto San Giovanni di avere un luogo adeguato dove pregare, dato che la sede di via Tasso, dove da molti anni si ritrovavano i fedeli, era ormai del tutto insufficiente. Di qui la scelta della Amministrazione comunale di accedere alla richiesta.
Quello di avere un luogo dove pregare è un diritto che la Costituzione italiana riconosce ad ogni cittadino. E ci ha fatto molto piacere constatare che la chiesa sestese ha sempre sostenuto questo principio, anche per quanto riguarda la comunità islamica e il suo diritto di avere un luogo di culto.
Inoltre è chiaro a tutti che è preferibile che le comunità abbiano luoghi riconosciuti dove si riuniscono, per evitare che la clandestinità e la frammentazione possano rendere più facile per coloro che sono animati da cattive intenzioni di operare.
Sembrava un principio accettato anche da settori della attuale maggioranza, dato che assessori e consiglieri di centro destra hanno nel passato presenziato alle cerimonie di fine del Ramadan.
La sentenza riconosce che la convenzione con la comunità ha valore e non poteva essere stracciata, ora Sindaco e Giunta facciano le loro scelte rispettando il diritto e le libertà senza far pagare ai sestesi il costo di un illecito acclarato dai tribunali amministrativi.
Nel passato, tra l’altro, sindaco e maggioranza avevano votato una decisione del Consiglio comunale di dare avvio ad un dialogo interreligioso. Ma a questa decisione non è mai stato dato seguito.
Il Pd cittadino pensa sia il momento di affrontare seriamente questo problema.
Nicola Lombardo
Segretario Cittadino Partito Democratico
Sesto S. Giovanni