Dall'Avv. Gianpaolo Caponi (ex Vice Sindaco di Sesto San Giovanni) riceviamo e pubblichiamo:
Egregio Senatore Matteo Salvini,
venuto a conoscenza del Suo odierno arrivo a Sesto San Giovanni per visitare i cantieri del lido estivo "Carmen Longo" e delle aree dismesse, ritengo doveroso portarla a conoscenza di un sistema "politicamente discutibile", anomalo e, a mio parere, censurabile, adottato, in questi anni, dall'amministrazione Di Stefano di Sesto San Giovanni per alcuni bandi della città , tra cui proprio quello della piscina Carmen Longo.
In sintesi, l'amministrazione comunale di Di Stefano, nel corso del suo mandato, ha offerto beni rilevanti della città con regolari bandi pubblici per poi, una volta andati deserti, concludere con negoziazione privata o progetti di finanza a condizioni completamente differenti da quelle offerte con i precedenti regolari bandi pubblici.
Questo è valso per il lido estivo Carmen Longo che Lei ha visitato, ma anche per altri bandi, attenzionati dalle Autorità competenti.
Ritengo questo "Sistema" di amministrare quanto meno anomalo e non trasparente impedendo di fatto una reale e corretta valorizzazione del patrimonio della comunità sestese.
Ecco in dettaglio ed in sintesi solo alcuni esempi delle anomalie riscontrate in merito al lido estivo oggetto del Suo sopralluogo che potrà trovare, insieme ad ulteriori anomalie, nei documenti che allego.
1) L'area offerta nel 2017 con il bando pubblico per il lido estivo Carmen Longo era stata determinata in 8200 mq., mentre in convenzione, sempre per il medesimo lido estivo, sono stati offerti a privati ben 17.107 mq.
2) Nella linea di indirizzo politico del 2017 la concessione aveva una durata di 30 anni, mentre in convenzione sono stati riconosciuti ai privati ben 42 anni di tempo per ammortizzare gli investimenti.
3) Nella convenzione offerta ai privati nel 2019 è previsto un richiamo all'adiacente Campo Sportivo Dordoni, mentre nulla era stato previsto e offerto nel 2017 con il relativo bando pubblico.
4) Nella convenzione stipulata con i privati nel 2019 vi è un richiamo ad un anomalo e non meglio precisato concetto di "Eventi Destabilizzanti", come da schema che allego nel documento 2 (nello specifico l'art.23 punto 2 della convenzione approvata da Di Stefano e dalla sua maggioranza il 21.05.2019) condizione non prevista nel bando offerto nel 2017 ai privati con regolare bando pubblico che, di fatto, concede ampie manovre di carattere economico finanziario ai privati che hanno stipulato la convenzione nel 2019.
5) Eclatante è la condizione prevista nella convenzione del 2019 (art. 14 punto 5 pag. 20) che riconosce al concessionario inadempiente una serie di indennità economiche totalmente ingiustificate che espongono la comunità sestese a dei rischi finanziari altrettanto ingiustificati; come dire, il concessionario sbaglia, lascia il cantiere a metà , e il Comune (ed i contribuenti sestesi) pagano!
Porto alla sua attenzione inoltre anche le clausole (non previste nel bando del 2017, ma inserite nella convenzione del 2019) che prevedono la realizzazione di una "Red zone" per evitare casi di concorrenza oppure l'eliminazione di canoni e la possibilità per i privati di svolgere anche attività di ristorazione e commerciale.
Vi sono altre numerose ed inspiegabili anomalie che Le evidenzio nell'allegato documento 3 nel quale prospetto una comparazione tra le condizioni offerte nel 2017 con bando pubblico e la convenzione del 2019 sempre per il lido estivo Carmen Longo: anomalie tutte portate a conoscenza delle relative Autorità .
Siamo certi che con condizioni come quelle stipulate nel 2019 da Di Stefano, i bandi del 2017 oppure con ulteriori bandi trasparenti con le condizioni concordate e concesse ai privati nel 2019, le aree della nostra città non sarebbero state oggetto di maggior valorizzazione sia in termini economici che di funzione sociale vista la destinazione delle stesse?
Che Di Stefano non sia a conoscenza delle norme amministrative che regolano la gestione della cosa pubblica? Penso di sì, considerato che il metodo è stato utilizzato anche per altri bandi, ma poi interrotto a seguito di mie segnalazioni alle Autorità competenti che hanno richiamato interventi di enti di vigilanza contabile, circostanza anche questa taciuta alla città e ai consiglieri comunali.
Come ben saprà nel 2017 ho contribuito in maniera determinante (con oltre il 24% dei miei consensi personali) a conquistare Sesto San Giovanni.
Poiché visiterà anche i cantieri delle aree dismesse, rispetto alla nota vicenda dei finanziamenti, emersa sui quotidiani nazionali, Le segnalo che Di Stefano, glissando a quanto documentalmente emerso, non ha risposto alle seguenti domande:
A) Quali sono stati gli atteggiamenti della giunta da lui guidata nel periodo intercorrente tra aprile 2018 (data delle mie dimissioni da Vice Sindaco), fino al maggio 2019, periodo in cui il suo maggior finanziatore della campagna elettorale 2017 ha concluso le vendite per conto di imprenditori che hanno altresì finanziato la moglie-compagna, ora eurodeputata in quota del Suo partito?
B) Le sembra corretto che un membro della amministrazione comunale di Sesto San Giovanni, appena resa nota la vendita delle aree in questione, renda pubblico con un post la necessità di revisioni urbanistiche di grande impatto sulla città , creando, a mio parere, una leva finanziaria impropriamente favorevole per i privati?
C) E' legittimo che il capo dello staff del sindaco assuma il ruolo di mandataria elettorale della compagna-moglie di Di Stefano, raccogliendo finanziamenti erogati da imprenditori nello stesso periodo in cui i medesimi imprenditori hanno procedure urbanistiche al vaglio della giunta del sindaco Di Stefano?
Sono certo che concorderà con me nell'affermare che la rinuncia ai principi etici in politica rappresenta un pericolo reale e concreto per la nostra società .
Sono altresì certo che saprà approfondire le mie osservazioni, augurandomi che con la Sua lungimiranza politica sappia ridare a Sesto San Giovanni la dignità che merita, offrendo una classe dirigente all'altezza della sfida.