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Lanciata la proposta di fare di Sesto San Giovanni la “Città del BenEssere”

Comunicato stampa

Redazione
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Da Comitato Scientifico - Sesto Capitale riceviamo e pubblichiamo:

"Basta pensare di abitare o investire a Sesto San Giovanni solo perché ha collegamenti importanti come la metropolitana, la ferrovia, vari collegamenti urbani in superficie, le tangenziali e l'aeroporto di Linate a cinque minuti!" ha detto Paolo Vino nell'aprire questo pomeriggio l'incontro "Sesto Capitale, città del BenEssere" che ha avuto luogo a Sesto San Giovanni presso l'auditorium della BCC di Milano, di fronte a un folto pubblico di persone invitate in rappresentanza del mondo accademico, professionale, imprenditoriale che ha anche dato vita a un vivace e partecipato scambio di idee.
"Sogniamo una città bella - ha proseguito Vino – con tanti viali alberati e attraversata da percorsi d'acqua, con centri culturali e tanto altro. Una città che si prende cura delle persone".
Se la città contemporanea spesso tende a rendere difficile la vita: inquinamento, frenesia, le persone che si sentono isolate nei mega-condomini. Il progetto di trasformazione urbana di Sesto mira a recuperare spazi pubblici dove le persone possono incontrarsi, a far rinascere l'artigianato, il piccolo commercio, gli orti urbani: quelle attività che valorizzano la vita di quartiere. In un quadro di generale recupero della presenza di spazi verdi, non solo nelle grandi aree ex industriali, ma anche nel tessuto urbano oggi assai denso, come ha ricordato anche Michela Locati, presidente dell'Ordine degli Architetti di Monza e Brianza nel suo saluto in apertura dell'incontro.
Il Manifesto per la città del BenEssere, distribuito nel corso dell'incontro, tra l'altro recita: "Lo scopo è di superare la retorica che ha preso possesso dei termini ricorrenti nella pianificazione e gestione urbanistica svuotandoli di contenuto nell'ossessiva ripetitività (equilibrio ambientale, sostenibilità, ecc.), per recuperare il senso dell'essere città a misura d'uomo, in cui la conformazione e la gestione degli spazi sono informate a una visione etica condivisa".
Quello della Città del BenEssere è un progetto in corso di definizione. Tra i relatori che si sono susseguiti nel tracciare le linee, Gianni Verga, già Assessore all'Urbanistica della Regione Lombardia, ha rievocato l'importanza di "pensare in modo 'geologcal': la pianura padana è una Metapolis che va da Torino a Venezia ed è composta di tante realtà urbane raccordate tra loro, tra cui Sesto San Giovani gioca un ruolo centrale per via della sua storia di grande centro industriale. Oggi è luogo dove la tradizionale solidarietà è chiamata a riemergere nella forma del dialogo coi nuovi cittadini provenienti dalle più diverse parti del mondo. E il recupero della bellezza in ambito urbano favorirà questo dialogo nel nome della pace e dell'intesa".
L'avvocato Bruno Santamaria ha ricordato come "lo strumento del project financing può essere utilizzato per far realizzare interventi al privato che potrà gestirli secondo convenzioni e accordi con la Pubblica Amministrazione, così permettendo di recuperare proprietà pubbliche che magari oggi sono in stato di abbandono, così attuando un coretto programma di rigenerazione urbana sostenibile".
E Paolo Cattaneo, musicoterapeuta, ha spiegato che "la Città del BenEssere non può che promuovere il rapporto armonico tra le persone, favorendo una visione autenticamente sociale della musica. Per esempio favorendo cori, bande, centri di ascolto, laboratori di creatività musicale. Perché la musica aderisce alle istanze esistenziali più intime e profonde tanto degli individui quanto della collettività".
Dell'importanza della promozione dei rapporti interpersonali ha parlato anche Giovanni Campgnano, medico ricordando che la persona ha una componente spirituale che non può esser dimenticata: "In questa civiltà individualista centrata sull'io bisogna aiutare l'essere umano a recuperare le dimensioni verticale e orizzontale cioè il rapporto spirituale e quello con gli altri esseri umani considerati come fratelli che fanno lo stesso cammino. La promozione della cultura non può che favorire anche l'intesa con l'altro, con il diverso, con l'estraneo. E il dialogo tra le religioni è fondamentale per tutto questo".

Vittorio Peretto, agrotecnico, ha spiegato quanto sia importante un ritorno della vegetazione ad animare aree urbane oggi schiacciata dall'asfalto e dalla costruzioni: "Il progetto di paesaggio della Città del Benessere, intende esprimere la rinaturalizzazione di un sistema ambientale attraverso la creazione di un Ecogiardino con funzioni generatrici di valori sociali, ambientali e paesaggistici. Parliamo dunque di spazi verdi come 'federatori' di istanze che cercano i punti di incontro tra ecologia e paesaggio".
Mentre l'architetto Giancarlo Marzorati, ha illustrato diversi progetti di ristrutturazione urbana, a partire da quello di un "Nuovo e articolato ponte ciclopedonale che contribuisca a sanare quello che è uno dei più gravi problemi che affliggono la città di Sesto: il fatto di essere tagliata in due dalla ferrovia. Il nuovo ponte unirà il Rondò con la piazza della Repubblica e diramandosi poi verso i giardini di Villa Zorn: in questo modo creando non solo un nuovo scavalcamento ma anche una piazza sopraelevata dove si potrà passeggiare, e , come sulla High Line di New York, potranno trovare spazio nuovi spazi verdi".
Il progetto urbanistico, illustrato anche da un filmato preparato da Paolo Vino, prevede raccordi ciclopedonali che uniscano i diversi giardini delle ville storiche di Sesto, così che questi, oggi separati, diventino parte di un'unica trama che innerva tutto il centro storico della città.
E, infine, la Città del BenEssere troverà anche un suo luogo eminente in un nuovo impianto che si prevede sia collocato in prossimità di quella che diverrà la Città della Salute, cioè il grande istituto di ricovero e cura già progettato per l'area ex Falck. Tale Città del BenEssere, disegnata come un'onda concentrica coperta dal prato, si comporrà di un centro termale e di un sistema di spazi che saranno dedicati alle diverse attività, dalla cura del corpo alla musica, alla promozione delle arti, intese a permettere alle persone di ritrovare il senso di come si possa vivere bene, con sé stessi e con gli altri.


Il Comitato Scientifico per Sesto Capitale 

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