Dal Partito Democratico Sesto S.G. riceviamo e pubblichiamo:

Martedi 30 gennaio, durante la sessione del Consiglio Comunale tenutosi a Sesto San Giovanni, è stata ufficialmente esaminata la mozione "Per la pace in Ucraina e per il Disarmo Nucleare", avanzata dal Presidio Pace e presentata congiuntamente da Partito Democratico di Sesto San Giovanni, Città in Comune, Reinventiamo Sesto e Europa Verde Sinistra Italiana.

La mozione, ispirata dalla tragica situazione di guerra in corso in Ucraina, all' epoca non era ancora deflagrato il conflitto israelo/palestinese e men che meno le tensioni in atto nel Mar Rosso, impegna la Giunta comunale e il Sindaco a:

1) Sollecitare il Governo Italiano, attraverso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, affinché agisca per una cessazione immediata delle ostilità e per l'avvio di un negoziato sotto il coordinamento di Unione Europea e Organizzazione delle Nazioni Unite.
2) Concedere asilo e protezione agli obiettori di coscienza e ai disertori provenienti dai due Paesi coinvolti, riconoscendo loro lo status di rifugiato politico.
3) Sostenere attivamente tutte le iniziative volte a promuovere il cessate il fuoco e a facilitare un negoziato tra le parti, poiché si ritiene che non esista alcuna soluzione militare al conflitto.
4) Sostenere e rafforzare le iniziative umanitarie a favore delle popolazioni civili coinvolte nel conflitto.
5) Promuovere l'adesione dell'Italia al trattato sulla proibizione delle Armi.

Il dibattito in Consiglio ha coinvolto numerosi consiglieri, anche della maggioranza, i quali, con diverse sfumature e alcune distinzioni, hanno condiviso le preoccupazioni circa un possibile catastrofico utilizzo di armi nucleari.

La mozione è stata alla fine approvata con 9 voti favorevoli (8 provenienti dall'opposizione e 1 dalla maggioranza) e 15 astensioni.
Il voto favorevole rappresenta un passo positivo per l'intero Consiglio Comunale e per la nostra città che ha una gloriosa storia di Resistenza armata sì all' oppressione nazifascista, ma è stata pure protagonista dì passaggi importanti sulla via della Pace in forme non violente come sono stati gli scioperi del marzo 1943 e 1944 pagando un prezzo altissimo in vite umane.
Ora ci attendono ulteriori passi per "ripudiare" definitivamente la guerra "come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali", ma siamo sulla strada giusta.

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Il Partito Democratico di Sesto San Giovanni