Dall'ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA Sezione 340 Martiri - SESTO SAN GIOVANNI riceviamo e pubblichiamo:
«La Costituzione è un pezzo di carta», ma è anche «il testamento di centomila morti» diceva Calamandrei. Perché è nata «nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati». La democrazia è preziosa e fragile e la libertà che ne deriva va nutrita ogni giorno dal contributo libero di tutte le cittadine e tutti i cittadini, senza distinzioni di ceto o origine, individualmente o in associazioni come l'ANPI. La libertà può essere offuscata da pensieri ed azioni reazionarie, come quelle messe in atto dal Governo Meloni nel campo della comunicazione, della preparazione della controriforma della Costituzione e nell'idea che governare sia solo reprimere.
Considerarsi antifascista è un presupposto del vivere associato, in un Comune dalla storia gloriosa come Sesto San Giovanni o in Europa e nel mondo. “Un giorno Giorgio Pisanò, senatore fascista MSI, incontrando Vittorio Foa, gli disse: “Ci siamo combattuti da fronti contrapposti, ognuno con onore, possiamo darci la mano”. Foa gli rispose: “È vero, abbiamo vinto NOI e tu sei potuto diventare senatore, avessi vinto tu io sarei ancora in carcere”. Ecco, ci rifletta. Ci rifletta un istante.”
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Per Il direttivo ANPI della Sezione 340 Martiri
Il Presidente