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A MAGGIO LA MOSTRA FOTONARRATIVA SVELATE MAROCCO: FEMMINILE PLURALE

Una raccolta di splendidi ritratti femminili che ci mostra la vita di alcune donne marocchine e che ci spinge ad andare oltre  gli stereotipi che ci impediscono di conoscere, capire, riflettere criticamente

Redazione
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A maggio la mostra fotonarrativa  Svelate. Marocco: femminile plurale

Il progetto “CONOSCERE, RICONOSCERE, INTESSERE. Lingua italiana e relazioni inclusive”, finanziato da Regione Lombardia nell'ambito dell'iniziativa Progettare la parità in Lombardia 2015, entra nel vivo con l'esposizione dal 2 al 14 maggio a Spazio Contemporaneo “Carlo Talamucci” della mostra Svelate. Femminile plurale, frutto della sinergia tra il lavoro di ricerca di Sara Borrillo e i ritratti fotografici di Michela Pandolfi.

“Svelare”  significa “rendere noto quanto era nascosto, togliere il velo”. Un gioco di parole per un viaggio che ci farà scoprire le molte realtà nascoste dietro il pregiudizio che vuole la donna musulmana come un'identità unica, vittima silenziosa e sottomessa. Pregiudizio rappresentato, nell'iconografia diffusa e nella battaglia politica, dal velo.

Punto di partenza la mostra di Sara Borrillo, ricercatrice in Storia e studi di genere dei paesi islamici all'Università L'Orientale di Napoli, e di Michela Pandolfi, artista visiva e docente di Multimedia design alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, intitolata appunto Svelate. Una raccolta di splendidi ritratti femminili che ci mostra la vita di alcune donne marocchine e che ci spinge ad andare oltre  gli stereotipi che ci impediscono di conoscere, capire, riflettere criticamente.

Il primo appuntamento sarà con le autrici della mostra, che la presenteranno al pubblico nella serata di inaugurazione il 2 maggio alle 21. Le autrici saranno anche disponibili  il 6, il 7 e il 12 maggio per le visite guidate gratuite, su prenotazione.

Un altro sguardo sarà offerto dal documentario Eco des femmes di Carlotta Piccinini, che racconta la dura condizione di sei donne che abitano in aree rurali tra la Tunisia e il Marocco (7 maggio, alle ore 18).

L'ultimo tassello del percorso sarà offerto da una conversazione intorno al temaDonne e lslam nella contemporaneità’ (9 maggio, alle ore 19) alla quale parteciperanno, tra le altre, Jolanda Guardi, arabista e ricercatrice presso l'Università Rovira i Virgili di Tarragona e presso l'Università degli Studi di Milano; Soumaya Abdel Qader, sociologa e ideatrice del progetto Aisha contro la violenza sulle donne, e Laura Silvia Battaglia, giornalista, corrispondente da Sanaa per diversi media e docente al master di giornalismo dell'Università Cattolica di Milano.

Il programma dettagliato è presente sul Portale del Comune (www.sestosg.net).

Si ringraziano: Regione Lombardia, Fondazione ISEC Istituto per la Storia dell'Età Contemporanea,  Società Italiana delle Storiche e Maia. Laboratorio di storia delle donne e di genere, Michela Pandolfi e Sara Borrillo, autrici della mostra, le relatrici dei dibattiti, l'Istituto Professionale di Stato “Enrico Falck”, Cespi Centro Studi Problemi Internazionali e l'Associazione Onlus Da Donna a Donna.


Comunicato Stampa

Sesto San Giovanni, venerdì 22 aprile 2016

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