Dalla Federazione della Sinistra, SEL e PSI di Sesto San Giovanni riceviamo e pubblichiamo:
"Apprendiamo con sconcerto che lo scorso 16 Maggio l'azienda GE ha dichiarato l'apertura della procedura di mobilità per il licenziamento di 179 lavoratori del sito sestese. Una mossa che si pone in netta rottura il percorso fatto, coinvolgendo tutte le istituzioni politiche fino al MISE. Nella sede ministeriale l'azienda aveva ritirato l'iniziale ipotesi della mobilità , si era resa disponibile all'utilizzo di ammortizzatori sociali e a portare nuove commesse nello stabilimento.
È l'ennesima riprova che il grande capitale si fa beffe di enti quali Comune, Regione e Ministero che, speranzosi, avevano positivamente valutato questi propositi, poiché andavano nella direzione del mantenimento della produzione industriale del sito. È giunto il momento, per la politica, di riprendere il ruolo di guida dei processi economici di un paese, ruolo cui non può e non deve abdicare (come vorrebbe ormai un dominante liberismo che ha permeato istituzioni e coscienze): in caso contrario, i costi in termini di capitale umano sarebbero altissimi (le centinaia di lavoratori e lavoratrici con le relative famiglie)".