Con i soldi della fideiussione il Comune pulirà l’area ex Enichem
Sarà direttamente il Comune, dopo aver incassato la polizza fideiussoria, ad intervenire sull’area ex Enichem di via Luini, attualmente in mano ai liquidatori fallimentari, per eseguire la pulizia e la messa in sicurezza.
L’area, situata tra le vie Luini e largo Levrino, è in stato di abbandono dal 2011, quando la Provincia di Milano – allora titolare dei controlli sulle procedure di bonifica - ha constatato la sospensione prolungata dei lavori di bonifica di cui era titolare la società Aree Srl, nel frattempo fallita.
Nel giugno 2014 il Comune ha incassato oltre 556mila euro della polizza fideiussoria stipulata prima dell’inizio dei lavori dalla società Aree e, dopo una procedura di mediazione, altri 17.550 euro di interessi nell’aprile di quest’anno.
“Vista la situazione dell’area – ha commentato l’Assessora all’Ambiente Elena Iannizzi – abbiamo deciso, una volta incassati i soldi, di intervenire direttamente per una prima pulizia e per una messa in sicurezza dei terreni, nonostante l’ex Enichem sia di proprietà privata e in mano ai liquidatori fallimentari”.
L’intervento sull’area ex Enichem si articolerà in quattro diverse fasi: la prima prevede una pulizia superficiale da rifiuti e erbacce, un rilievo topografico e la verifica dello stato dei piezometri presenti per acquisire le informazioni necessarie al proseguimento dell’intervento. Nella seconda fase verrà eseguito un programma di indagini ambientali per avere dati aggiornati necessari alla progettazione; nella terza fase l’intervento (probabilmente una messa in sicurezza) sarà progettato, eseguito e collaudato mentre il quarto passo sarà definire gli scenari di una successiva bonifica (che dovrà eseguire il nuovo proprietario dell’area, quando sarà individuato).
“Il principio che il pubblico si sostituisce al privato quando questi è inadempiente – ha ricordato Iannizzi – è di fondamentale importanza, soprattutto quando si parla di decoro e sicurezza ambientale. L’escussione della fideiussione prima e l’utilizzo di quei soldi per intervenire sull’area poi consentiranno non solo di ripulire superficialmente l’area, ma anche di avere un quadro preciso degli interventi necessari in seguito”.
Comunicato Stampa
Sesto San Giovanni, giugno 2016