A SESTO SONO ARRIVATI I PICCOLI AMBASCIATORI DEL POPOLO SAHRAWI
Sono arrivati a Sesto San Giovanni i nove bambini e bambine Sahrawi che, come ogni anno ormai da molto tempo, vengono ospitati nella nostra città nell’ambito del progetto “Piccoli ambasciatori di Pace”.
I bambini, che vivono nei campi profughi in pieno deserto del Sahara occidentale, sono ospitati in città per sostenere visite mediche, conoscere una realtà diversa dal campo profughi e sfuggire al caldo sfiancante del deserto nei mesi estivi.
Grazie alla preziosa collaborazione con l’associazione Karama, il Cespi e l’Istituto comprensivo Martiri della Libertà, i piccoli ambasciatori ed ambasciatrici di pace rimarranno a Sesto fino al prossimo 22 luglio, quando si trasferiranno in provincia di Bergamo accolti dall’associazione Mauja e poi a Pietra Ligure, ospiti del Comune di Milano.
I piccoli torneranno a Sesto il 20 agosto, per riprendere l’aereo che li riporterà a casa, nel campo profughi algerino, il 23 agosto.
Il 12 luglio i piccoli ambasciatori terranno fede al loro nome, portando le loro testimonianze nella serata organizzata a Villa Visconti d’Aragona. A partire dalle 18 si terrà la presentazione di “Mariem Hassan: io sono Sahrawi”, una graphic novel dell’artista chiamata la voz del Sahara, simbolo e portavoce del suo popolo, scomparsa lo scorso mese di agosto.
Alle 19.00 inaugurazione di “Ritratti della memoria”, mostra di scatti di Alessandro Lanzetta e Celia Varela Duenas.
Alle 21.00 il benvenuto ufficiale dell’Amministrazione comunale e della città per bocca dell’Assessora alla cooperazione internazionale Elena Iannizzi.
Alle 21.30 proiezione di “Solo per farti sapere che sono viva”: il docufilm della regista Emanuela Zuccalà – che sarà presente alla serata – racconta la violenza subita dalle donne del Sahara occidentale e dei campi dei rifugiati in Algeria, ricostruita attraverso le loro testimonianze, i diari e le vecchie fotografie.
“Come ogni anno – ha commentato l’Assessora alla cooperazione internazionale Elena Iannizzi – siamo orgogliosi di poter ospitare un gruppo di bambine e bambini del popolo Sahrawi ed offrire loro un paio di mesi lontano dalle difficili condizioni dei campi profughi nei quali, nonostante una risoluzione ONU a loro favore, sono costretti a vivere. Il loro viaggio è anche l’occasione per far conoscere ai sestesi la situazione di un popolo respinto dalla sua terra natia”.