Dal COMITATO POPOLARE X SESTO riceviamo e pubblichiamo:
"Davanti alla tragicità dei fenomeni e degli eventi che stiamo vivendo e la serietà assoluta della situazione di cui i fatti di Piazza 1° Maggio sono solo una parte, inscenare gazzarre speculative, aizzare ed esasperare gli animi con parole e atteggiamenti xenofobi come vuole fare Matteo Salvini nella nostra città , non è solo sciacallaggio ma anche piena irresponsabilità ". Così Beniamino Bonardi, portavoce del Comitato Popolare per Sesto sull'iniziativa organizzata dal leader leghista aSesto San Giovanni.
E aggiunge: "è chiaro che la possibile non casuale presenza dello stragista di Berlino a Sesto susciti domande anche agli stessi inquirenti, ma ciò non può e non deve giustificare nessun discrimine e nessuna speculazione verso le cittadine e i cittadini sestesi di fede musulmana. Occorre invece che ogni ombra, ogni ambiguità e ogni tolleranza verso il radicalismo e il terrorismo islamista non trovi spazio. Esattamente come la comunità sestese fece in anni passati verso il terrorismo brigatista, a cui fu tolta ogni goccia di acqua in cui poteva nuotare e celarsi.
È in questa chiave che deve essere affrontata la questione moschea, cioè con chiarezza sulle origini dei finanziamenti, sul personale chiamato ad operare, sulle sue forme organizzate e gestionali. Pretendere ciò è un diritto per i cittadini sestesi e una garanzia per la comunità islamica della città ". E conclude: "Non ha senso reagire in modo stizzito e infastidito a queste considerazioni. Quello che occorre fare è affrontare queste cruciali questioni con il massimo di condivisione e partecipazione da parte dei cittadini. Così come prodigarsi a costruire un nuovo progetto,vasto e popolare, di governo democratico del nostro municipio. Allontanando da Sesto lo spettro di un arrivo nello stesso di idee e comportamenti che le sceneggiate di Salvini, come le sparate xenofobe e lepeniste di Grillo, ben rappresentano".