Dall'Unione inquilini di Sesto San Giovanni riceviamo e pubblichiamo:
"Le “soluzioni” che il Comune di Sesto mette in atto per chi ha perso la casa a causa di uno sfratto sono ormai sotto gli occhi di tutti :
-sistemazioni in Hotel a Mapello, Lodi, quindi lontani Km da Sesto, per le soli madri e figli a spese del Comune, mentre al padre, e agli altri componenti maggiorenni del nucleo viene richiesto un pagamento di 10 euro al giorno, quindi 300 euro al mese, se vogliono rimanere insieme alla loro famiglia. E considerando che si tratta di un Hotel le cifre che il Comune spende arrivano a livelli esorbitanti dopo un po' di mesi le famiglie vengono spostate nella Casa Albergo di via Fogagnolo a Sesto, nella quale le stesse arrivano a pagare anche 500 euro al mese per stanze di pochi metri quadri, una “cucina” e dei bagni in comune. Una cifra che si avvicina quasi ad un affitto privato.
-il passaggio successivo, che può arrivare anche dopo qualche anno di permanenza in Casa Albergo, é l'inserimento nel progetto Arca, una onlus che si occupa di senza fissa dimora, che prevede la collocazione provvisoria in un'abitazione del Residence di via Fiorani, che costa al Comune 1.600 euro al mese a famiglia (compenso Arca incluso). Ufficialmente lo scopo del progetto Arca sarebbe quello della “rieducazione“ delle famiglie al risparmio (anche x chi non ha più lavoro né prende disoccupazione) con l'obiettivo di renderle autonome e indipendenti come prima dello sfratto. Obiettivo ambizioso visto che un lavoro non ce l'hanno o ne hanno uno che non garantisce loro di pagare un affitto sul libero mercato!
Con l'arrivo del nuovo Assessore alla Casa, la politica delle sublocazioni, (privati che affittano al Comune a canone concordato che a sua volta subaffitta a canone sociale/sopportabile alla famiglia sfrattata) ha ceduto il passo al “giro degli Hotel/Casa Albergo/Residence“, che costa al Comune molto più delle sublocazioni e che purtroppo non garantisce la sistemazione a tutte le persone in difficoltà.
Le persone singole, anziane invalide, anziane o adulte non vengono collocate in nessuna struttura, rimanendo quindi in mezzo alla strada se non riescono a trovare una soluzione in autonomia.
Ma non finisce qui … quando il Comune ti sistema in Hotel/Casa Albergo/Residence non puoi portare li' la residenza in quanto é, anzi dovrebbe essere, una dimora temporanea non abituale. Quindi dopo un anno che non abiti più in una casa, l'anagrafe di Sesto San Giovanni ti toglie la residenza e, una volta che non hai più la residenza, il Comune non può più collocarti in una casa popolare. Quindi se il “giro Hotel/Casa Albergo/Residence Fiorani “dura più di un anno, tu perdi la residenza, la possibilità di avere in assegnazione una casa a Sesto, la possibilità di avere il medico di base e che i tuoi figli possano continuare ad andare a scuola a Sesto anche se la legge prevede l’obbligo del comune a concedere la residenza nel luogo di “dimora abituale”.
Il tutto è frutto della “nuova politica” dell'attuale giunta, che partendo dall'eliminazione delle sublocazioni, che garantivano quel minimo di dignità e tranquillità a chi aveva appena subito uno sfratto dopo la perdita del lavoro, finisce con l'eliminazione fisica dai registri comunali delle famiglie in questione, con l'obiettivo ultimo di non occuparsi di un'emergenza che é sotto gli occhi di tutti e che fa paura".
Comitati per il diritto alla casa
Unione Inquilini
Sesto San Giovanni