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DIFFIDATE DELLE VARIAZIONI ALL'ULTIMO MINUTO!

comunicato stampa

redazione
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Dal PD di Sesto riceviamo e pubblichiamo:

Il 22/11 la Commissione Bilancio riunitasi per discutere i lavori della Variazione di Bilancio, obbligatoria entro il 30 novembre, ha discusso anche le risorse destinate al fondo politiche di sviluppo e produttività del personale. Nella variazione figurava uno stanziamento un terzo inferiore a quello previsto: alla richiesta dell’opposizione se ció fosse stato concordato con tutte le parti, l'Amministrazione aveva dichiarato che quello era lo stanziamento previsto. Il Consiglio Comunale è stato così convocato per il 28 novembre con l'importo deciso e stanziato unilateralmente, tanto da causare la diffida scritta, firmata da tutte le sigle sindacali.

La sera del 28 novembre all'apertura del Consiglio però il Sindaco ha dovuto annunciare il ritiro della delibera , in attesa di arrivare alla definizione eventuale dell'accordo, dicendo di farlo “per rispetto dei lavoratori". Noi diciamo invece che la diffida ha raggiunto lo scopo: il rispetto sta nella gestione matura della relazione sindacale, non in una decisione presa a seguito di un atto scritto. Nel giro di due giorni la Giunta ha dovuto fare marcia indietro su due decisioni molto propagandate, il fondo di produttività e la sospensione dello sfratto di alcune associazioni storiche della nostra città, come a luglio aveva fatto marcia indietro su Piccoli e Grandi. Sempre ieri sera, mentre il Consiglio Comunale era chiamato a votare il nuovo regolamento di contabilità, la maggioranza ha respinto tre emendamenti da noi presentati con lo scopo di
tutelare gli spazi di democrazia in città: chiedevamo infatti che i giorni per inviare a tutti i consiglieri la documentazione di bilancio fossero lasciati a 20 come è oggi e non dimezzati a 10, come poi è avvenuto. Il diniego è stato motivato dal fatto che gli emendamenti non sono stati presentati in commissione Bilancio una settimana prima. E' un passaggio singolare se consideriamo che le decisioni spettano al Consiglio Comunale e non alla Commissione.

Eppure i Consiglieri di maggioranza non hanno voluto sentire ragioni. Se non si fa "come diciamo noi" non si fa, nemmeno se si tratta di tutelare gli spazi della democrazia. Poi però se qualcosa non va la Giunta torna indietro...poco importa che tornare indietro significhi riconvocare un nuovo Consiglio con nuovi costi per la città, cambiare la data dal 28 al 30 mettendo in difficoltà anche la presenza di tutti i Consiglieri che hanno numerosi impegni anche familiari e la politica la fanno per passione, senza essere pagati.Dunque diffidiamo anche noi la Giunta, le chiediamo di avere maggiore rispetto per il lavoro di tutto il Consiglio Comunale.

Da oggi dovremo studiare tutto, discutere e elaborare proposte in massimo dieci giorni, dovremo presentare emendamenti nelle commissioni (che speriamo non essere il giorno dopo l'arrivo dei documenti) se no verranno bocciati a priori nei consigli.

Questa è la Democrazia proposta! Almeno sino ad oggi, domani chi lo sa, magari si fa marcia indietro di nuovo!


Roberta Perego
Capogruppo PD in Consiglio Comunale

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