Partecipa a Sesto Daily News

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

La stand-up al Martinitt si fa più sempre più cattiva: il 3 febbraio ecco Giorgio Magri, re dell’insult comedy

Evento a Milano

Redazione
Condividi su:

Continua, con un’escalation di intensità, la rassegna dedicata alle risate “alternative”. Per i monologhi arrabbiati, dal linguaggio forte e diretto, arriva il primo e unico rappresentante in Italia della commedia dell’insulto. Politically incorrect e black humor per uno spettacolo graffiante e impietoso. Vietato ai minori di 16 anni.       

Dopo un Cavallaro incazzato, al suo applauditissimo esordio nella stand-up comedy, ecco arrivare al Martinitt uno che quanto a sfogare incazzature sul palco è un professionista. 
Di più: Giorgio Magri è il primo e unico rappresentante in Italia dell’insult comedy. Quello della commedia dell’insulto, un genere che vede nei giganti Groucho Marx e Don Rickles i suoi alfieri, non è affatto facile: occorre calibrare l’insulto, privandolo dell’odio e della supponenza di chi si erge a giudice, senza con questo impoverirlo in fatto di efficacia e humor. Ovvero, per dirla con parole sue: «Non c’è odio ma sberleffo, io prendo in giro soprattutto me stesso». 
Milanese di origine, “buffone prodigio, fin da bambino”, assuefatto alle trasmissioni di satira da ragazzo, Magri adulto se la ride, letteralmente, sotto i baffi e sopra un palco dal 2013. Fa parte del collettivo Melamarcia, ha partecipato alla seconda stagione di Natural Born Comedians, alla quarta e sesta di Stand-up Comedy, entrambi programmi di Comedy Central (canale 129 Sky). 
Il suo Giorgio Magri Live, in programma il 3 febbraio, lo diciamo subito, non è per musoni, permalosi e bigotti, né tantomeno per i paladini del politically correct. La sua è una parodia sottile, nera e affilata come un coltello, che va capita perché dice il contrario di quel che dice, difende in fondo proprio ciò o chi sembrerebbe colpire per affondare. La comicità di Magri, in sostanza, «aiuta a capire che non è razzista dire negro, ma chiamare qualcuno negro». 
Insomma, signori benpensanti venite a imparare a pensare bene…

LO SPETTACOLO E’ VIETATO AI MINORI DI 16 ANNI.

Tutti gli eventi al Teatro Cinema Martinitt si svolgono nel rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza previste dai disciplinari anti-Covid. Sono richiesti Super Green Pass e mascherina Ffp2.

Condividi su:

Seguici su Facebook