Sul palco sono in due (Alessandro Alosi e Gianluca Bartolo) ma la forza esplosiva che riesce a sprigionare IL PAN DEL DIAVOLO è davvero anomala: due chitarre e una grancassa possono esprimere tutta questa energia? Evidentemente si. Ieri sera il pubblico del Carroponte ha goduto di questa onda di blues, folk e rock sulle note delle canzoni che da un decennio il duo porta in giro. I brani presentati durante la serata sono stati tratti dall'ultimo album dal titolo “SUPEREROI” (pubblicato il 17 febbraio da La Tempesta Dischi) ma anche dai precedenti. 

Il pubblico ha cantato e partecipato fin dalla prima canzone supportando il duo che ha dimostrato una sinergia ed una forma invidiabili: basta un cenno, uno sguardo, un gesto e l'intesa si rinnova. Musicalmente parlando la formula portata avanti dal 2006 dal Pan del diavolo risulta invincibile: riff taglienti, chitarre che suonano incessantemente, la grancassa con i sonagli che aggiungono magia all'atmosfera. Brani come "Scimmia urlatore", "Messico", "Coltiverò l'ortica", "Libero", "Sono all'osso" vengono cantati dall'inizio alla fine dal pubblico che non si risparmia con gli applausi. I veri supereroi hanno un nome: Il Pan del diavolo.