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INTERVISTA CON IVAN NISSOLI (CIESSEVI - CENTRO SERVIZI PER IL VOLONTARIATO CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO)

INTERVISTA

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Abbiamo intervistato Ivan Nissoli (Presidente Ciessevi Centro Servizi per il Volontariato Città Metropolitana di Milano) che ci ha parlato dei tre appuntamenti per spiegare alle associazioni e ai volontari del territorio sestese e limitrofo gli importanti (e rivoluzionari) cambiamenti introdotti dalla Riforma del Terzo Settore: si tratta quindi di utilità per chi quotidianamente è al servizio dei cittadini.

1. Presidente Nissoli può illustrare brevemente la storia, la mission e le attività sul territorio dell'Associazione Ciessevi?
Il Centro Servizi per il Volontariato è una realtà associativa (insieme di associazioni del terzo settore - dal volontariato alla promozione sociale). I Centri Servizi nascono grazie alla legge 266 del 1991 sul volontariato perchè all'epoca l'idea era quella di creare delle organizzazioni gestite dal mondo del volontariato per offrire determinati servizi; il finanziamento, in parte, proveniva da risorse riconducibili a fondazioni di origine bancaria. Lo scopo era quello di fornire servizi per la crescita e lo sviluppo del volontariato, promuovere attività di carattere informativo, consulenziale e formativo rispetto al tema della promozione del volontariato. In questi vent'anni è stato questo il ruolo dei Centri Servizi. Con la riforma del terzo settore (la legge 106 del 2016 ed il codice unico del terzo settore del 2017) vengono riconfermati i ruoli dei Centri Servizi dando, essenzialmente, una funzione di promozione e di agenti di sviluppo territoriale rispetto al tema della promozione del volontariato. I destinatari delle azioni dei Centri Servizi non sono più solamente le organizzazioni di volontariato ma da un lato tutte le realtà in cui sono presenti volontari e da un altro lato i singoli cittadini (quelle persone che hanno la volontà di mettersi al servizio per il bene comune). I Centri Servizi hanno una presenza territoriale: nel contesto lombardo fino allo scorso anno esisteva un Centro Servizi per provincia, dal 1 gennaio abbiamo fatto un'operazione di fusione e riorganizzazione. Ci sono attualmente sei centri servizi in Lombardia: quello della città Metropolitana di Milano (che include anche i comuni limitrofi che fanno riferimento alla città metropolitana), il centro Servizi Insubria (provincia di Varese e Como), quello che unisce Monza-Lecco-Sondrio, quello di Bergamo, quello di Brescia e quello Lombardia Sud (Pavia-Lodi-Cremona-Mantova). 

2.Qual è l'obiettivo dei tre appuntamenti sestesi?
Alla luce della riforma del terzo settore, proponiamo di illustrare i cambiamenti sostanziali dell'organizzazione delle associazioni del terzo settore. Abbiamo ritenuto fosse necessario mettere in campo un'azione di carattere informativo/formativo e di conoscenza per tutti quei soggetti interessati in questo ambito. La riforma è "significativa" perchè cambierà gli assetti, le responsabilità e le opportunità delle organizzazioni di volontariato e di tutto il mondo del terzo settore. Per questo motivo è necessario che le associazioni conoscano questi cambiamenti.
Un passo importante sarà la costituzione del Registro Unico del Terzo Settore, un registro a livello nazionale in cui le organizzazioni che vogliono essere riconosciute come enti di terzo settore devono andarsi ad iscrivere. Per l'iscrizione devono avere dei requisiti e svolgere una delle 26 attività di interesse generale che la legge prevede all'art.5 del DLG 117 inerente alle organizzazioni di terzo settore. Il lavoro che oggi possono fare le associazioni (oltre al discorso informativo) è di "discernimento" sulle proprie capacità in modo da intercettare le opportunità, le potenzialità e i cambiamenti. Ne va della costruzione del loro futuro. 

3.Allo scadere dei tre appuntamenti sestesi sono previsti altri eventi, appuntamenti, incontri che vanno nella direzione di divulgare le novità introdotte da questa riforma?
La riforma implica la pubblicazione di una serie di documenti ministeriali che il ministero appunto deve emanare nelle settimane successive. Per quanto ci riguarda, nei mesi di gennaio e febbraio vogliamo offire questi elementi di carattere generale in modo tale che le organizzazioni le acquisiscano e abbiamo il tempo per riflettere. Il nostro cronogramma lo stiamo rispettando perchè avevamo in programma di utilizzare questi mesi per questo tipo di attività. Per la tarda primavera/estate dovrebbero uscire dei decreti o comunque delle note che permettano in autunno la possibilità di andare a fare gli adempimenti burocratici relativi; l'idea era che entro il febbraio 2019 dovrebbe essere applicato il registro unico del terzo settore. Al di là degli appuntamenti informativi, il Centro Servizi è a disposizione per tutti gli approfondimenti e necessità. Insieme alla Fondazione comunitaria Nord Milano, nostro partner delle iniziative su Sesto San Giovanni, sarà possibile valutare che tipo di elementi sarà possibile fornire alle organizzazioni. Il nostro percorso è inizialmente di carattere informativo e sappiamo che non c'è una fretta immediata perchè abbiamo il tempo per informare; è importante però iniziare ad entrare in logiche nuove e, in particolare, a far capire i cambiamenti alle organizzazioni in modo che si attivino per cogliere le opportunità. 

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