Dal MoVimento 5 Stelle Sesto San GioVanni riceviamo e pubblichiamo:
Cari sestesi,
recentemente è arrivato nelle nostre case il saldo TARI e per tutti i cittadini c’è stata un’amara sorpresa, con aumenti consistenti rispetto agli anni passati. A fronte di questi aumenti, alle utenze commerciali sono state garantite delle lievi riduzioni. Sia chiaro, siamo consapevoli che questa pandemia ha colpito duramente anche le imprese cittadine, ma ci chiediamo come sia possibile rilanciare il commercio e l’economia togliendo potere d’acquisto alle famiglie! Diversi esponenti della maggioranza cittadina hanno replicato alle critiche dei cittadini dando la colpa a chi era venuto prima di loro (nonostante da oltre tre anni governino la città), oppure scaricando le responsabilità su ARERA, l’Autorità pubblica relativa ai rifiuti e quindi, in definitiva, sul governo nazionale.
Ebbene, il 19 maggio 2020 il Governo ha emanato il decreto legge numero 34/20 (noto come “Decreto Rilancio”), con cui ha previsto all’art. 106 che i Comuni -in considerazione della pandemia e della conseguente difficoltà di coprire i costi di gestione dei servizi- potevano quantificare la perdita di gettito dovuta alle mancate entrate stimate, coprendola con un fondo finanziato dallo Stato! Undici giorni dopo, la maggioranza a Sesto ha approvato le modifiche delle tariffe TARI, SENZA utilizzare il fondo messo a disposizione dallo Stato.
In poche parole, l’amministrazione comunale avrebbe potuto evitare di aumentare la TARI (come hanno fatto molti altri comuni, anche a guida centrodestra) e ha invece coscientemente SCELTO di non usare i fondi statali e di alzare le tariffe alle famiglie. Perché non sono stati utilizzati i fondi del DL 34 per attutire l’impatto delle nuove tariffe? Ma la partita sui rifiuti non finisce qui.
A breve, ci sarà il nuovo appalto di igiene urbana (quello che regola la pulizia delle strade e la raccolta dei
rifiuti, per intenderci). Noi ci aspettiamo che siano portate avanti delle scelte che possano davvero portare alla città pulizia (utilizzando magari nuovi cestini per poter differenziare i rifiuti già in strada), sostenibilità (impensabile dover trasportare fin nella bergamasca la frazione organica per compostarla) e welfare (con l’introduzione di politiche virtuose, come una vera tariffa puntuale che possa far risparmiare le famiglie e, di conseguenza, aiutarle a “far girare l’economia”).
Qualora non dovessimo vedere quanto sopra, sarebbe l’ennesima conferma della pochezza di questa giunta che, oltre a svendere i beni pubblici (come ad esempio la piscina Carmen Longo e parcheggi ad essa connessi) e quindi i diritti dei cittadini, è capace solo a mettere le mani nelle nostre tasche (come ha fatto per l’aumento dei parcheggi a pagamento), con buona pace di quel potere d’acquisto delle famiglie, che una mano ai commercianti può darla sul serio.
MoVimento Cinque Stelle
Sesto San Giovanni