Dopo l'ufficializzazione della ricandidatura di Monica Chittò, attuale prima cittadina di Sesto San Giovanni, per le prossime elezioni di maggio 2017, gli esponenti dell'opposizione non hanno tardato a dire la loro in merito.
In particolare si sono alzate due voci dal panorama politico cittadino: da un lato quella di Fratelli d'Italia-AN e dall'altro quella di Forza Italia.
Le parole di Antonio Lamiranda, consigliere comunale di Fratelli d'Italia, puntano al cuore del problema: "E’ evidente il tentativo di fuga solitaria della Chittò per bloccare possibili altri candidati di sinistra o di centro-sinistra, annuncio che demolisce o almeno archivia definitivamente la colazione di centrosinistra a Sesto San Giovanni. E’ come se oggi annunciassi la mia candidatura a Sindaco: una scelta non utile e personalistica. Stiamo invece costruendo mese dopo mese una coalizione politica alternativa al centrosinistra che sia credibile e spendibile e solo successivamente all’interno di quest’area individueremo il candidato, magari, perché no, facendo ricorso ad una formula simile alle primarie come le consultazioni tra i simpatizzanti. Fatta la squadra è più facile trovare l’attaccante, più difficile che un attaccante faccia la squadra. Sono due percorsi politici differenti: a maggio 2017 vedremo se avrà avuto ragione il Sindaco Chittò a partire con largo anticipo oppure FdI che lavora alla squadra, alla coalizione prima di partire lancia in testa..!"
Roberto Di Stefano (vice presidente del consiglio comunale ed esponente di Forza Italia) fa un bilancio dell'operato della sindaco Chittò ed afferma che "gli anni della gestione Chittò sono stati caratterizzati dall’immobilismo, il nulla totale, anzi, sono più i danni causati e le uniche vittorie non sono altro che progetti di Regione Lombardia o di privati ai quali la sinistra sestese ha scippato i meriti. A 4 anni dalla sua elezione i sestesi possono, senza possibilità di smentita, constatare i risultati deludenti della giunta Chittò. Il Sindaco può considerarsi sonoramente bocciato. Della sua esperienza si ricorderà solo l’aumento di tasse e tariffe, un’autentica passione nel tartassare i cittadini per raccogliere soldi da distribuire alle coop e associazioni per mantenere il clientelarismo, senza tra l’altro migliorare i servizi e ridurre spese e sprechi nel bilancio comunale. I cittadini come bancomat, le società con buchi in bilancio ripianati con soldi pubblici, l’insicurezza e la microcriminalità in tanti quartieri, il degrado cittadino, il verde non mantenuto e l’arroganza delle cooperative amiche della maggioranza.
Sesto merita di meglio, ha bisogno di un’alternativa credibile, di un progetto per una città internazionale e non dell’orizzonte provinciale e al ribasso a cui l’ha costretta questa sinistra. Il bilancio della Chittò dopo 4 anni è clamorosamente negativo".