Dopo i fatti del piazzale della stazione a Sesto FS che hanno visto l'uccisione del terrorista di Berlino Anis Amri da parte di un poliziotto, la comunità islamica ha espresso il suo pensiero relativo a quest'evento ed ha esternato la sua posizione in merito a questo tipo di operazioni.
Il centro culturale islamico di Sesto San Giovanni "esprime solidarietà e si complimenta con le forze dell’ordine, che oggi si sono dimostrate pronte e capaci di intercettare un vile criminale pericoloso che avrebbe potuto colpire ancora i nostri figli, le nostre città , il nostro paese. La nostra gratitudine va ai due agenti che hanno dimostrato coraggio nello svolgere eroicamente il loro dovere di protezione della città . Auguriamo pronta guarigione al poliziotto rimasto ferito nell'operazione. L’accaduto rafforza le nostre convinzioni che non bisogna mai abbassare la guardia nella lotta contro l’estremismo e il terrorismo; battaglia che si vince con la cooperazione tra istituzioni, forze dell’ordine, società civile, comunità religiose; ognuno con i propri mezzi al servizio della collettività . Crediamo che il percorso di convivenza religiosa e culturale intrapreso negli ultimi 20 anni nella città di Sesto San Giovanni sia un esempio per tutto il paese. Coadiuvato e nutrito dall'amministrazione stessa della città , oggi ne esce più rafforzato che mai. Invitiamo le forze politiche unitamente ai mezzi di comunicazione a non strumentalizzare e non alimentare paure, e rimanere uniti in questo momento".
LA REGIONE: "(Lnews - Milano, 26 dic) "I luoghi di culto islamici di Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni, le due città salite, loro malgrado, alla ribalta delle cronache fanno parte delle criticità emerse dal monitoraggio che la Regione ha effettuato in stretta collaborazione con i Comuni della Lombardia". Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città Metropolitana, delegata dal presidente Maroni a porre in essere azioni mirate al contrasto del radicalismo islamico, interviene così nel dibattito sull'uccisione del terrorista Anis Amri. "Sono già 700 i sindaci che hanno risposto alla nostra richiesta di mappatura di moschee, centri culturali islamici e scuole coraniche. Un'azione fortemente voluta dal presidente Maroni, che - prosegue Viviana Beccalossi - ha già prodotto i primi effetti, visto che Prefettura di Milano, Carabinieri e Polizia hanno richiesto la nostra documentazione. Circa il 10% delle risposte dei sindaci sono state catalogate come 'criticità ', nel senso che sono situazioni da approfondire perché potrebbero non rispondere ai requisiti previsti dalla legge urbanistica sui luoghi di culto approvata da Regione Lombardia nel 2015. Tra queste ci sono anche quelle di Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni". A Cinisello Balsamo - secondo quanto riferisce l'Amministrazione comunale rispondendo alla richiesta di Regione Lombardia - i Centri islamici di via Frisia e di via Matteotti sono rispettivamente oggetto di contenziosi davanti al Consiglio di Stato e al Tar. Il Comune di Sesto San Giovanni, invece, definisce 'provvisoria' la struttura realizzata in via Luini. "La moschea 'provvisoria' ancora ci mancava. Per questo mi sono recata personalmente sul posto per cercare di capire di cosa stessimo parlando. Ho scoperto - aggiunge Viviana Beccalossi - che nell'area in cui dovrebbe sorgere una delle più grandi moschee del Nord Italia è stato posizionato un grosso prefabbricato, in stile container, che - secondo quanto mi hanno confermato anche i Carabinieri della Compagnia di Sesto - è utilizzato dai musulmani come luogo di culto. Siamo al lavoro per verificare se tale struttura è compatibile con la normativa regionale. Effettueremo le valutazioni del caso per capire in che modo porre in essere, anche con provvedimenti di legge, restrizioni e controlli sui centri culturali islamici".