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MOSCHEA, DI STEFANO: SCRITTO AL PREFETTO PER SOLLECITARE INDAGINE SU OPERATO CHITTO' E PER RENDERE PUBBLICI BILANCI CENTRO ISLAMICO

Redazione
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MOSCHEA, DI STEFANO: SCRITTO AL PREFETTO PER SOLLECITARE INDAGINE SU OPERATO CHITTO E PER RENDERE PUBBLICI BILANCI CENTRO ISLAMICO


"Quanto dichiarato dal sindaco uscente di Sesto San Giovanni, Monica Chitto', e' pura mistificazione dei fatti e oggi ho scritto al Prefetto per sollecitare un'indagine sul suo operato." Così il candidato sindaco di centrodestra Roberto Di Stefano ha stigmatizzato le recenti esternazioni di Monica Chitto' in merito ai finanziamenti della moschea sestese. "Parla di tracciabilità, di trasparenza e di black list, ma il sindaco uscente non ha in mano nulla. Mente sapendo di mentire, cerca di rassicurare i sestesi coinvolgendo il Prefetto di Milano e utilizzando un vocabolario infinito per nascondere le sue omissioni e manchevolezze. Come dichiarato, più volte, dagli stessi rappresentanti dell'Ucoii (a cui la moschea di Sesto fa riferimento) i finanziamenti alla moschea di Sesto provengono dal Qatar", prosegue Di Stefano. "La Chittò si affida a rassicurazioni verbali dei responsabili del centro islamico di via Luini, ma non ha chiesto i bilanci per verificare chi siano realmente i finanziatori. Parla di black list del Governo italiano, ma tale lista riguarda esclusivamente l'elusione fiscale e il Qatar, come peraltro altri Paesi arabi, non rientra in tale elenco. Parla di tracciabilità e finge di non sapere che le fondazioni religiose islamiche elargiscono regolarmente finanziamenti ai centri islamici in Europa, salvo poi foraggiare allo stesso modo terroristi e predicatori d'odio."
"La verità è che Monica Chitto' e i suoi sodali - continua Di Stefano - agiscono in maniera demagogica e irresponsabile, negando i fatti, non esibendo la documentazione per paura che emergano circostanze compromettenti, e chiamando in causa il Prefetto Luciana Lamorgese come specchietto per le allodole. Ora sono io, in qualità di consigliere comunale e pubblico ufficiale, a chiedere al Prefetto di Milano di avviare un'indagine ex legge 125/2008 sull'operato del sindaco uscente e rendere pubblici i bilanci del Centro Islamico sestese. Un centro peraltro contaminato da soggetti legati a vario titolo a contenuti e valori in aperto contrasto con quelli della nostra civiltà giuridica e morale."
"Quando Monica Chitto' mi accusa di aver avviato ai suoi danni una macchina del fango - conclude Di Stefano - farebbe bene invece a preoccuparsi della macchina della verità a cui i sestesi la stanno sottoponendo. Il tempo delle accuse per tacitare chi legittimamente si fa portavoce delle preoccupazioni dei cittadini e' finito. Sesto San Giovanni vuole la verità."

 

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