In un PalaNat gremito, il Geas, in tenuta vintage per celebrare il quarantennale della coppa Campioni vinta a Nizza, ottiene due indispensabili punti contro il Fanola San Martino. La vittoria vale a Sesto la riconquista del primo posto in solitaria: la contendente Costa Masnaga infatti cade in casa di Castelnuovo 83-70 e si ritrova seconda, con 44 punti. A metà del primo quarto, le rossonere conducono di 5, ma in 2’ le venete si rifanno sotto con un parziale di 6-0 e riescono nel sorpasso con una tripla di Beraldo, fino al ritrovato +1 sestese. Nella seconda frazione, San Martino resta a contatto, allungando fino al massimo +4 con un fulmineo 8-0 (in 1’15’’), quando mancano 5’ all’intervallo. Ma alle ragazze di Cinzia Zanotti basta il tempo di un time-out per rassettare le idee: la difesa geassina non concede più tiri non contestati e San Martino smette di segnare. In 3’45’’, il Geas produce un 10-0. Nel terzo periodo, la macchina rossonera ingrana alla perfezione: buona circolazione e alte percentuali, fino al +30. Con 9’40’’ sul cronometro, Sesto raggiunge il massimo +32; negli ultimi minuti San Martino ritocca il risultato, con un 11-2 che porta al -21 finale.
Le venete affrontano lo scontro, sulla carta sbilanciato, con aggressività e concentrazione, riuscendo a mettere in difficoltà per un quarto d’ora un Geas troppo permissivo. Sesto tira bene da due, 49%, e a gioco fermo, 86%, mentre per San Martino le altissime percentuali dei primi due quarti si smorzano nella ripresa (42% da due, 32% da tre). Le rossonere dominano a rimbalzo (49, contro 34) e sfruttano a pieno le occasioni nate dai rimbalzi offensivi (20 complessivi), soprattutto con un’ispiratissima Ercoli. Il Geas mostra un efficace gioco di squadra (22 assist, 7 di Galbiati e 4 di Arturi), sia contro la difesa schierata sia sui numerosi contropiedi.
L’inserimento di Sanja Orozovic è ottimo: la serba si conferma dopo Pordenone un affidabile terminale d’attacco: 22 punti (3/5 dall’arco e 7/7 dalla lunetta), 9 rimbalzi, 3 assist, 2 recuperate, 1 stoppata e ben 34 di valutazione. Ancora una doppia doppia per Elisa Ercoli: 18 punti (9/10 dal campo) e 10 rimbalzi (8 offensivi), con 26 di valutazione. Bene Virginia Galbiati, con 15 punti e 7 assist, e Ilaria Panzera, efficace soprattutto in difesa, con 7 punti, 4 rimbalzi, 2 assist, 3 rubate e 15 di valutazione. A fine partita, le rossonere sventolano le sopramaglie col numero 15 di Barberis: un suggestivo saluto delle compagne a Bea, appena operata al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, che seguiva la partita in streaming.
Le migliori per coach Valentini: Elena Fietta, 11 punti, 5 rimbalzi, 4 assist e 16 di valutazione, Baldi, con 12 punti e 4 rimbalzi, e Amabiglia, con 10 punti. San Martino rimane ultima, a parità di punti (10) con Carugate, sconfitta di un solo punto in casa del Sanga. Sabato prossimo alle 15, le venete ospiteranno il Cus Cagliari: un appuntamento fondamentale in chiave salvezza. Sempre sabato, ma alle 20.30, il Geas sarà impegnato a Bolzano.
Ma il bel fine settimana del Geas non si è limitato ai risultati del campo. Le rossonere hanno indossato le maglie-replica di quelle del ’78, per celebrare il 40.o anniversario della storica vittoria della coppa dei Campioni di Nizza. E la festa è continuata all’indomani mattina: all’Auditorium Multimedica di Sesto San Giovanni (via Milanese 300) alle 10, il mondo Geas si è ritrovato numeroso, insieme a tanti prestigiosi ospiti, per l’emozionante “reunion” delle protagoniste di allora. Ve ne forniamo a parte la cronaca.
COACH ZANOTTI racconta così la vittoria: “Per 15’, abbiamo concesso troppo in difesa: giocando contro questo tipo di squadre, dalla formazione dubbia fino all’ultimo, si corre il rischio di approcciare la gara in maniera confusa. Siamo riuscite poi a rispondere bene, allungando nella ripresa. San Martino sta facendo un buon lavoro, portando tante giovani a giocare in serie A2: ho visto notevoli miglioramenti rispetto alla gara di andata. Ora è necessario pensare a Bolzano e alle rimanenti gare: ne mancano quattro in totale. Sanja è una giocatrice molto intelligente: è in grado di leggere benissimo le difese avversarie e si è messa subito al servizio della squadra: non una ‘mangia-palloni’. Un pensiero naturalmente è sempre rivolto a Bea, che si è operata due giorni fa e questa sera ci ha seguite dal pc. In queste settimane, ci stiamo allenando molto bene: siamo in buone condizioni per il rush finale: sabato prossimo giocheremo contro Bolzano e poi ci attende il turno infrasettimanale (contro Alpo Villafranca, ndr): l’impegno si fa intenso”.