Riceviamo e pubblichiamo:
Care amiche, cari amici,
come avrete letto in questi giorni sui giornali locali, domani il personale comunale sarà in sciopero in relazione alla possibile gestione non diretta dei Centri Diurni Disabili di via Boccaccio.
Nell'esprimere pieno rispetto per la scelta delle Organizzazioni Sindacali, della RSU e dei lavoratori, che corrisponde all'esercizio di un diritto costituzionalmente garantito, desidero tuttavia precisare alcune cose.
La prima: sui Centri Diurni Disabili l'obiettivo dell'Amministrazione è quello di occupare tutti i sessanta posti che la Regione ha riconosciuto al Comune, dei quali vengono oggi utilizzati solo cinquantadue.
Abbiamo persone in lista d'attesa per il CDD, e altre persone che frequentano CDD fuori dal nostro comune, per i quali si potrebbe valutare il rientro.
In parallelo, intendiamo aprire un Centro Socio Educativo che risponda ai bisogni delle persone con disabilità meno grave: qui abbiamo persone in lista d'attesa e altre collocate in CSE fuori dal nostro Comune.
Come realizzare questo obiettivo è l'oggetto della discussione, tenendo conto anche dei limiti nelle risorse comunali.
La delibera della Giunta, approvata nei giorni scorsi, parla della possibilità di ricercare forme di gestione anche diverse da quella diretta, e su questo tema apriremo immediatamente il confronto con le Organizzazioni Sindacali e la RSU.
L'obiettivo è dunque quello di ampliare un servizio, riempiendo i posti oggi scoperti e, soprattutto, rispondendo ai nuovi bisogni emersi in città in tema di disabilità : maggiore sollievo alle famiglie, integrazione a partire dal restare nel proprio territorio, valorizzazione dell'autonomia per quanto possibile, socializzazione.
Si aggiorna in questo modo, un impegno che ha visto Sesto all'avanguardia da sempre in materia di disabilità , garantendo diritti concreti a chi è più debole.
La seconda: sono circolate voci, in questi giorni, sul fatto che l'Amministrazione intenderebbe partire dai CDD per poi esternalizzare i servizi più disparati: dagli Asili Nido al Centro Elaborazione Dati fino alle Biblioteche, qualcuno afferma che in prospettiva ridurremo del sessanta per cento i dipendenti comunali.
Sono dicerie che non stanno né in cielo né in terra e inquinano la discussione e il clima cittadino: spendiamo alcuni milioni all'anno per i nidi che sono un vanto del nostro Comune, la riorganizzazione che abbiamo avviato punta a migliorare il funzionamento dei servizi comunali, non a mandare via i dipendenti.
La terza: la mia Giunta ha sempre tutelato anche i diritti dei lavoratori degli appalti, dall'igiene ambientale alla ristorazione, fino ai cimiteri dove abbiamo pagato il personale rivalendoci poi sull'appaltatore inadempiente. Investe sul personale comunale, ha sperimentato l'ingresso di Lavoratori Socialmente Utili e di giovani in servizio civile.
Vorrei con questa nota rassicurare tutte le amiche e gli amici che mi seguono, e raccogliere le loro opinioni, anche le più critiche, ma partendo dai dati di realtà , e non da invenzioni davvero bizzarre.
A presto,
Monica Chittò