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ANGELO DADDELLI & I PICCIOTTI: il debut-album venerdi 21 febbraio

attitude for music

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La piccola orchestra di folk siciliano “Angelo Daddelli e i Picciotti” fanno il loro debutto nel mondo discografico con il disco omonimo: si tratta di otto brani potenti e viscerali capaci di restituire l’essenza dell’identità siciliana, con un obiettivo e una provocazione: ‘Si Resti Arrinesci’”.

Il 21 febbraio è la data dell'uscita del disco che si compone di otto canzoni che ruotano intorno ai temi dell'amore, del lavoro, della sofferenza, della satira, dei doppi sensi sui rapporti di coppia, dei canti fanciulleschi.

È lo stesso Angelo Daddelli che introduce il disco: "Ci hanno insegnato a vivere l’emigrazione forzata dalla nostra terra (con conseguente suo spopolamento e impoverimento) come un destino ineluttabile e a tollerarla come un male normalizzato. Ma così non è, vogliamo accendere una luce per evidenziare questo fenomeno drammatico e che molti fanno finta di non vedere, in primis gli attori della nostra politica siciliana.
Questo riflettore lo si vuole accendere tramite il movimento “Si Resti Arrinesci”, che prende il nome di un modo di dire consolatorio per chi parte per trovare fortuna fuori dalla Sicilia: “Cu nesci arrinesci” (chi esce, riesce). Uno degli obiettivi di questo nostro lavoro, dunque, è cercare di infondere il più possibile autostima ai siciliani e spronarli a migliorarsi e tenere alta l’attenzione di chi governa questa terra straordinaria
".

La band composta da Angelo Salvatore Daddelli (voce, chitarra, friscalettu, flauto dolce), Mattia Franchina (contrabbasso, cori), Nino Nobile (mandolino, mandola, chitarra, cori), Marco Macaluso (fisarmonica, cori) e Alessio Oliva (percussioni, cori) vuole attualizzare quella musica che è appartenuta e appartiene alla storia della Sicilia, che è stata anche punto di riferimento per le
altre regioni dell’Italia meridionale e spesso anche fonte di ispirazione per diversi compositori (da Johann Sebastian Bach ad Arcangelo Corelli, per citare due nomi su tutti)

E anche attraverso l’utilizzo esclusivo di strumenti acustici quali chitarra classica, contrabbasso, mandolino, mandola, tamburello, cianciane (cembali), fisarmonica, marranzano (scacciapensieri) e il friscalettu (il flauto di canna, che caratterizza le tarantelle siciliane e tutti gli altri brani “Friscati”,) strumento millenario e autoctono della Sicilia, derivante, ed evoluzione stessa, del flauto greco che accompagnava i primi componimenti poetico-musicali occidentali: il risultato è una musica senza tempo, capace di restituire l’essenza dell’identità siciliana.

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