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Gli ZOIS con l'EP "Etilene per tutti" musicano gli inediti di Roberto Roversi (paroliere di Lucio Dalla)

attitude for music

Redazione
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Si intitola "Etilene per tutti" l'EP degli Zois che raccoglie sette testi inediti scritti da Roversi per Lucio Dalla.
Valentina Gerometta, Stefano di Chio e Ivano Zanotti si avvicinano a Roversi dopo che il nipote di quest'ultimo, Antonio Bagnoli, affida loro un quaderno di testi inediti del poeta, facendogli scegliere dei testi da musicare. Dopo una prima fase di scrittura e ricerca sonora, si affianca al progetto Giacomo Fiorenza nelle vesti di produttore artistico e ne entra a far parte. È proprio con Giacomo che si mettono in gioco: si chiudono negli studi Fonoprint e sperimentano con i suoni e con gli strumenti, spingendosi con forza oltre i propri limiti. "È stato un viaggio nel tempo da cui siamo tornati a casa più forti."

La longeva collaborazione che ha legato lo storico paroliere Roberto Roversi e Lucio Dalla ha prodotto tre dischi, considerati pietre miliari della della musica italiana. Oggi, a 100 anni dalla nascita, gli inediti di Roversi vengono musicati degli Zois per mano di Antonio Bagnoli, nipote di Roversi e curatore del suo lascito culturale. Dagli archivi roversiani Bagnoli riporta alla luce alcuni testi inediti scritti per Lucio Dalla e decide di restituirli al mondo nella forma per la quale sono stati pensati, affidando il compito agli Zois.

Nasce così “Etilene per tutti”, un EP di sette brani rock futurista, potente e onirico, fatto di chitarre e computer, sintetizzatori analogici e campionamenti in circolo tra passato e futuro. Gli Zois seguono la lezione di Dalla, ovvero mettere la musica al servizio della poesia senza rinunciare ad una sperimentazione estrema, senza freni. I testi di Roversi sono modernissimi e pretendono un sound contemporaneo, cinematografico. Insieme al produttore Giacomo Fiorenza, gli Zois trattano i brani come se stessero componendo le colonne sonore di sette cortometraggi, attingendo dai più svariati mondi sonori senza porsi limiti di genere. La musica racconta al pari delle parole: il rumore di una fabbrica diventa una batteria distorta, un sintetizzatore mima il suono di un tir che si allontana. L'atmosfera appartiene allo spazio profondo, tra lampi di tempeste solari e bagliori di esplosioni lontane.

Parlando della scelta di affidare questi brani agli Zois, Antonio Bagnoli commenta: "Per musicare i testi di Roversi occorrono artisti dotati di una sensibilità particolare: troppo complesse le parole per cercare melodie semplici e troppo inusuale la forma delle canzoni, senza strofe né ritornelli. Musicare Roversi è come scalare l'Everest senza bombole in pieno inverno: occorre coraggio, talento e incoscienza. Gli Zois hanno raccolto la sfida, e vi offrono il loro lavoro. Non sono canzoni che possono lasciare indifferenti, e questo è davvero il loro merito più grande. Alla fine, come diceva Roversi, applaudite o fischiate."

Il progetto viene realizzato negli studi Fonoprint di Bologna, storici studi dove Dalla ha creato gran parte del suo repertorio. La sfida di musicare i testi senza modificarli viene accolta dagli Zois con grande entusiasmo che, insieme al produttore Giacomo Fiorenza, intraprendono una ricerca che è un vero e proprio viaggio. 
"La lezione che abbiamo appreso da Dalla è stata quella di mettere prima di tutto la musica al servizio della poesia di Roversi, senza rinunciare ad una sperimentazione estrema, senza freni. Siamo partiti imbracciando i soliti strumenti, ma ci siamo subito resi conto che serviva un approccio diverso e nuovo rispetto al solito. I testi, pur essendo antichi, erano modernissimi e attuali e ci siamo resi conto che la soluzione migliore era immergerli nel presente attraverso il suono. Dovevamo cercare un sound modernissimo e attuale, elettronico, industriale, cinematografico, futurista. La sensazione è che l'energia creativa di quelle poesie non si esaurisca mai." (Zois)

 

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