Mai avremmo potuto pensare che sarebbe stato possibile addentrarsi nei misteri del nostro corpo, attraverso una semplice visita al museo. Dopo New York anche in Italia e con precisione a Milano, finalmente giunge la mostra Real bodies, che tratta in modo cruente tutte le verità del corpo umano. Questi sono corpi umani reali, donati alla scienza e conservati mediante la “plastinazione”, tecnica che trasmette per l’appunto la sensazione che siano stati plastificati. Tra gli aapetti principali di questo processo ricordiamo che, i corpi vengono messi sottovuoto per garantire lo svuotamento dei liquidi, per poi essere trattati con l’aceto ed altre sostanze specifiche, con l’obiettivo di evitare il processo di decomposizione. L’aspetto singolare sta nel fatto che varie parti del corpo possano essere sezionate, mostrate nella loro natura sana e non, come nel caso di tumori. Alcuni di essi, essendo stati nella loro vita degli sportivi, vengono adagiati nelle posture più naturali dell’attività fisica. Mamme con in grembo il proprio bambino, feti, fumatori incalliti, bodybuilder fanno tutti parte di questa mostra, che evidenzia in che modo il corpo possa essere una macchina perfetta. Gli occhi, le orecchie e la bocca sono le parti “lasciate invariate” tali da far sembrare quei volti espressivi e vivi. Tale illusione, potrebbe portare alla sopraffazione delle emozioni negative, infatti, si consiglia a coloro i quali siano facilmente influenzabili, di valutare la visita per questo evento. L’impatto visivo per molti potrebbe essere violento e sconcertante; ad esempio, il padiglione destinato alla riproduzione e sviluppo fetale, rimane tra i più stupefacenti e condizionanti allo stesso tempo. Ciò che si ammira nella globalità, non è semplicemente la fisicità nella sua interezza e bellezza, ma le singole parti che la costituiscono, che vanno dal sistema linfatico a quello nervoso. La muscolatura e le ossa emergono vividamente in alcune posture, al fine di evidenziare l’importanza imprescindibile e indiscutibile che hanno. Inoltre, a essi si aggiungono corpi con protesi, esposti appunto per dimostrare i risultati della scienza medica. Nell’esposizione del cervello, fegato, milza, e intestino, si vuole mostrare quanto un singolo organo possa, in presenza di una malattia influenzare tutti gli altri. Ciò che più suggestiona è la consapevolezza che dietro ogni corpo, c’è stata un’anima, una vita, un sorriso, una sofferenza e che indipendentemente da tutto, terminato il percorso sulla terra, queste persone abbiano voluto di donarsi alla scienza. Una scelta encomiabile che permette giorno dopo giorno, di portare alla luce dubbi, perplessità e approfondire gli studi volti a fronteggiare e combattere numerose malattie. Giunti al dunque, il messaggio chiaro e severo riguarda la capacità di ognuno di noi, in merito ad una maggiore consapevolezza della macchina perfetta che siamo, di trattarci bene attraverso un’attenta alimentazione, l’allenamento fisico e mentale, al fine di ottenere una vita lunga e salutare .
Dott.ssa Rossana De Crescenzo Psicologa del Lavoro, Formatrice Professionale, Orientatrice Scolastica e Professionale, esperta in Psicopatologia Forense, amministratrice del sito di consulenza on line www.tooup.com; www.eating.bio; www.psychojob.com