Eccomi a voi cari lettori di CHI È TATIANA?!?, nel dirvi che le emozioni delle prove libere del moto GP sono state troppo intense per poter essere riassunte in poche righe.
Sono tornata indietro di molti anni, ho ripercorso mentalmente le ceneri di un passato sopito capace ancora di farmi ardere il cuore.
Ho ritrovato in un giovane ragazzo, Paolo, conosciuto per caso in questa giornata d'incontri frenetici, la viva passione di mio fratello.
Quella voglia unica di vivere l'asfalto con forza e volontà ,di "sentire" la moto..come diceva Marco (mio fratello),di nutrirsi d'energi unica del correre in pista.
Il cuore si è fermato lì, semplicemente sopraffatto dai ricordi ancora vivi, sono stata catapultata indietro nel tempo, ho rivissuto la felicità vera che ritrovano nei suoi occhi troppo giovani per accettare che si siano spenti.
Si dice che chi sopravvive al proprio sangue ne porta ferite perenni ed io vi sono sopravvissuta.
Mio fratello è mancato da molti anni, ha spento la sua passione su quell'asfalto che amava, fuori da una pista, vicino a quella che allora chiamavo casa.
Incontrare oggi tanti giovani ragazzi del Moto 3 qui a Misano Adriatico, mi ha piacevolmente fatto riprovare emozioni nascoste dentro di me da troppo tempo: amo le moto, amo la velocità della pista, amo il rombo dei motori, amo la voglia assoluta che vedo in quegli occhi...centauri nell'anima.
Non so se Marco avrebbe continuato a correre in pista, se quella passione si sarebbe trasformata in qualcosa di più...magari in un percorso di vita...di certo correre lo rendeva felice ed io ero felice per lui.
Oggi della moto ho paura.
Egoisticamente non permetto a mia figlia per questa paura di viverla e so che, avendo il mio sangue, in futuro mi scontrerò con quella stessa passione innata.
Oggi ho compreso quanto mi manchi salire su una moto e quanto ancora faccia fatica a respirare pensando a mio fratello.
Dicono che il tempo faccia scemare il dolore, ma onestamente l'unica cosa di cui mi sia accorta in questi anni è che il tempo aiuta a convivere con quel dolore.
Oggi dedico questa giornata a mio fratello ed a tutti i giovani ragazzi centauri di queste prove libere, dedicherò uno scritto a parte alla MOTO 2 ed alla MOTO GP...
Solo per questa volta permettetemi di sorridere e piangere allo stesso tempo, felice di aver potuto vivere questa giornata...rimane solo un piccolo neo, avrei voluto conoscere di persona Valentino Rossi, perché lui e solo lui per mio fratello era il NON PLUS ULTRA.