Paella alla Valenciana
Un Holè bisogna per forza farglielo.
Se c’è un piatto col potere di farci sentire immediatamente ad una festa in Spagna appena lo portiamo in tavola, è sicuramente questo.
Certo prepararlo non è semplice. E spesso neanche a Valencia viene fatto a regola d'arte.
La cottura dovrebbe essere al forno, ma le dimensioni della paella spesso non consentono questo tipo di cottura e per cui il fuoco rimane l’unica soluzione. L’acqua ed il sale non possono essere aggiunti durante la cottura ed il riso non va mai e ripeto MAI girato.
Per cui la quantità d’acqua che metteremo produrrà un riso scotto, crudo o perfetto, la quantità di sale a sua volta ci darà un riso sciapo, salato o perfetto.
A parte queste regole fondamentali, non esiste una vera ricetta, gli ingredienti variano e spaziano da carne ( pollo, maiale, coniglio) a pesce a verdure e si mischiano formando una tavolozza di sapori e colori unica, i cui soli capi fermi sono il riso e lo zafferano.
Quella della foto è la mia, assemblata con cosce di pollo, salamelle di maiale, peperone rosso e giallo, melanzana e piselli. Ma come dicevo gli ingredienti sono variabili secondo la disponibilità della dispensa (nasce come piatto povero e di riciclo) e anche dalla fantasia del cuoco o come nel mio caso dal gusto dei commensali a tavola.
Nella paella (padella) ho in pochissimo olio rosolato molto bene il pollo, e dopo averlo bagnato con un goccio di vino l’ho portato a cottura aggiungendo nella pentola anche le salamelle bucherellate in modo che non scoppiassero.
Ho eliminato la carne e ho aggiunto la melanzana tagliata a dadini che ho reso morbida ma ben abbrustolita.
Ho eliminato la melanzana e ho messo in pentola i peperoni e dopo che si sono insaporiti per bene ho unito i piselli e cotto a fiamma vivace per una decina di minuti.
Ho rimesso in pentola, la melanzana , il pollo disossato e tagliato a pezzi e la salsiccia tagliata in tocchi.
Appena il tutto ha ripreso a soffriggere ho sistemato il riso in maniera uniforme e aggiunto il brodo ( vegetale o leggero o acqua vanno benissimo) salato e aromatizzato allo zafferanno. Il volume dell’acqua deve essere una volta e mezza quello del riso.
Ho coperto la pentola, con dei fogli di alluminio, in modo che si creasse vapore nella preparazione e che lo stesso cuocesse il riso in superficie.
Ad avvenuto assorbimento dell’acqua da parte del riso che deve coincidere con il suo tempo di cottura ho eliminato la stagnola e cotto il tempo necessario per rendere croccante il fondo della pentola e per permettere la totale evaporazione dell’acqua.
Ho portato in tavola, ho fatto la foto e dopo averlo mischiato per poter dare ad ogni commensale una parte croccante ed una parte più morbida di riso carne e verdure ho servito.