Il titolo è un paradosso, “Painting is back, gli anni ottanta, la pittura in Italia- in mostra fino al 3 ottobre alle Gallerie d’Italia in Piazza Scala, presso il museo di Intesa Sanpaolo.Questa nuova testimonianza visiva è dedicata agli artisti italiani che fecero parte della “Transavanguardia”, una corrente pittorica che nacque alla metà degli anni settanta, e che nei vitali anni ottanta ebbero il loro centro artistico.
Nei due decenni precedenti, l’arte, era stata caratterizzata da un concettualismo estremo. Dalla pop art al minimalismo, fino alle provocazioni della performance art, dominava uno stile artistico fatto di linguaggi innovativi e provocatori nati per rappresentare una contemporaneità nuova e rivoluzionaria. Dopo questo periodo animato da grandi idee e teorie, gli anni ’80 sono caratterizzati da un ritorno della pittura su tela e da un nuovo movimento che si ispira a un messaggio, positivo ed edonista. La nuova pittura recupera un linguaggio tradizionale, con uno spirito sfacciatamente moderno, questi artisti si muovono senza alcun rigore ma con una leggerezza individuale che ci dàl’idea di quanto siano magnificamente contemporanei questi maestri, che hanno provocatoriamente inteso la pittura come capacità felice di dipingere con una vitalità nuova e che da subito, ebbero una visibilità internazionale ed una fama quasi traboccante.
Questa esposizione, è dedicata a una stagione dell'arte italiana che trasmette un segnale di fiducia nel futuro
Oltre ai nomi più ricorrenti nella memoria, legati alla fama della Transavanguardia lanciata, da Achille Bonito Oliva dalle pagine di “Flash Art” (La Trans-avanguardia italiana, 1979), troviamo Mario Schifano, presente con grandi tele, dai colori quasi tanto disperati quanto pirotecnici, o Salvo con i suoi paesaggi fatti di rovine mai così vitali e palpitanti, Franco Angeli qui ricordato con un Notturno romano di quasi due metri in omaggio alla sua città o alla vitalità degli echi dal sapore antropologico e multietnico di Aldo Mondino. Tra gli altri artisti popolari di quegli anni le opere di Gino de Dominicis, Luigi Ontani e Mimmo Paladino ad attestare una libertà creativa che affonda le proprie radici nella tradizione visiva italiana.
Si confronteranno opere fondamentali di Sandro Chia con il “Pittore” del 1978 e dipinti di Mimmo Germanà e Francesco Clemente, Mimmo Rotella, mentre nel volgere di questi anni Nicola De Maria che affronta la pittura murale e i grandi temi poetici affiancati alle irriverenti e giocose composizioni di Aldo Spoldi o al percorso articolato di Enzo Cucchi, che apre idealmente la mostra con “Le stimmate” (1980).
Ad Enrico Baj la mostra dedica un’intera sala costituita su quattro rari dipinti di collezione Intesa Sanpaolo, che accompagnano il visitatore in una maturazione del linguaggio pittorico per condurlo poi allo spettacolare “Il mondo delle idee”, una tela di 19 metri di lunghezza, dipinta a spray, quasi un graffito contemporaneo eseguito nel 1983 e oggi di sorprendente attualità.
Contemporaneamente verrà pubblicato e distribuito un numero speciale della rivista “Flash Art”, che in nuova veste riunirà articoli, interviste, documenti legati agli artisti in mostra e che restituirà la ricchezza critica di quegli anni ottanta di cui come rivista fu uno degli strumenti fondamentali della cultura artistica italiana internazionale.