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LE DONNE DI TIZIANO E DEL 500 VENEZIANO A PALAZZO REALE

Dreaming of art

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Le bellezze ritratte da Tiziano, insieme ad altri artisti suoicontemporanei, come Giorgione, Tintoretto, Lotto si svelano a Palazzo Reale dal 23 febbraio al 5 giugno, in una mostra che si preannuncia un trionfo di bellezza, sensualità ed eleganza: Tiziano e l’immagine della donna nel Cinquecento veneziano.

Oltre cento capolavori, tra i quali sedici dipinti di Tiziano, molti dei quali in prestito dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, accanto a sculture, oggetti di arte applicata, una creazione omaggio di Roberto Capucci a Isabella d’Este, libri e grafica, tracceranno un percorso per onorare l’immagine della donna nel Cinquecento. Promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e Skira editore, in collaborazione con il Kunsthistorisches Museum di Vienna, questa grandiosa retrospettiva, vuole illuminare sul ruolo femminile predominante, nella pittura veneziana del XVI secolo, che non ha eguali nella storia della pittura europea.

Una produzione imponente di veneri e madonne, eroine e cortigiane, donne veneziane, alcune ritratte a mezza figura, il cui fil rouge è la bellezza femminile in ogni sua forma, con diversi approcci stilistici. L’itinerario pittorico risalterà la moda cinquecentesca, le vesti di broccati e pizzi, i gioielli sontuosi e le elaborate acconciature.

Interessante sarà osservare il particolare stato di cui le donne godevano nella società veneziana. Pur non potendo partecipare alla vita politica o finanziaria, rivestivano un ruolo chiave nella presentazione dell’immagine legata al cerimoniale pubblico nella ricca e potente Repubblica e anche donne erudite, come Moderata Fonte e Lucrezia Marinelli.

Tra le molte opere d’arte si potranno ammirare la “Laura” di Giorgione,“Giuditta” di Lotto, mentre la bellezza sublime del nudo e del paesaggio emerge da “La tentazione di Adamo ed Eva” di Tintoretto, capolavoro delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, che aprirà la mostra insieme alla Madonna col Bambino di Tiziano.
“Ritratto di donna in rosso”, “Susanna e i vecchioni”, “Leda e il cigno”, i due magnifici dipinti “Giovane donna in abito blu” e “Giovane donna in abito verde” di Palma il Vecchio, “Il ratto di Europa” di Veronese da Venezia, si accingono a essere protagoniste divine di un percorso di forte pathos. Ad arricchire questo affascinante itinerario nella pittura di soggetto femminile della Venezia cinquecentesca saranno altri dipinti di grande forza espressiva di Paris Bordon, Giovanni Cariani, Bernardino Licinio, Giovan Battista Moroni, Palma il Giovane, Alessandro Bonvicino detto il Moretto.

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