Benvenuti miei carissimi lettori  e lettrici di Dreaming of Art, questa settimana ho pensato all’arte Classica,all’antica Grecia.

Tutto ciò che di più aulico conosciamo ci arriva dai greci, da quella grande civiltà che tra filosofia, scienze e arte ha segnato la storia umana e del mondo.

A circa cinque anni seguii i  miei genitori in un viaggio nel sud Italia dalla Sicilia a Reggio, dove realizzai il mio primo incontro con l’arte greca.

In una calda estate nel Museo di Reggio, affollato e rumoroso mi trovai di fronte a due colossi: i bronzi di Riace.

Ero così piccola che mi erano sembrati ancora più maestosi, due giganti di una bellezza straordinaria.

Rimasi abbagliata!

Ancora di più anni dopo, nelle mie lezioni di Storia dell’Arte, insieme ai bronzi che avevano trovato posto nel mio pensiero, sconfinai in una terra affasciante: la Grecia.

Tra le pagine dei miei libri viaggiai  alla scoperta dei grandi artisti di quella civiltà e delle loro opere.

Chi di voi non conosce almeno il Discobolo di Mirone?

Il Discobolo è la rappresentazione di un atleta, colto nell’atto di scagliare il disco, nella statua si coglie perfettamente la tensione del corpo teso all’atto del lancio, esprime una grande carica vitale e Mirone ha colto, fermandolo nel tempo, il momento eterno di fatica che porta alla vittoria.

Il volto dell’atleta non è segnato dalla fatica, ma concentrato nel gesto, in un momento di puro pensiero ed intelligenza nel quale l’atleta trova la sua realizzazione.

Osservandolo, l’equilibrio della forma appare in tutto il suo splendore, nella grazia e fisicità di un corpo prossimo al movimento.

Ma questo un esempio tra mille doni artistici che la Grecia ci ha lasciato.

Vi invito a guardare indietro, a fare un viaggio mentale e morale nella culla della civiltà, per ritrovare dall’arte alla politica, alla filosofia l’antico splendore.

Vi aspetto a giovedì prossimo con una nuova emozione di Dreaming of Art.