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La Natura

La culla dell'Arte: il ponte tra l'uomo e Dio

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Benvenuti miei carissimi lettori  e lettrici di Dreaming of Art,

questa settimana via parlerò della Natura.
La Natura nella sua totalità è la culla dell’Arte, l’artista gioca con i suoi elementi diventando  un ponte tra il terreno e l’ultraterreno , un tramite tra Dio e l’uomo.

L’artista è la voce del deserto che indica la via della perfezione e del piacere, ci aiuta a gustare la bellezza della vita e della Natura e  appaga i nostri manifesti desideri inconsci.

Fin dalla creazione del mondo, l’uomo, nel progetto di Dio, è integrato spiritualmente e intellettualmente nella Natura che lo circonda e di cui egli stesso fa parte.

Già la terra , così i suoi colori, il cielo nell’azzurro turchino, il mare dal colore blu argento si elevano a sfondo degli elementi e ogni singola cosa, persona, animale, vegetale arricchivano il Pianeta rendendolo artistico e dinamico agli occhi dell’umanità.

L’artista attinge l’ispirazione delle sue opere dall’ebbrezza del vento che non sai da dove parte e da dove arriva e per questo fa, nella sua Arte un vortice di sospiri e di respiri e giunge al cuore  dello spettatore raccontando la sua vita e quella degli altri, secondo il dinamismo di azioni e scenografie, di silenzi e di spazi.

Una delle prime cose che un artista “copia” nella sua esistenza è la Natura, da essa attinge ispirazione e attraverso la luce descrive luoghi e prospettive.

Sicuramente grandi, in quest’arte furono gli impressionisti, poeti dell’arte, per i quali il paesaggio e la luce erano fonte infinita di emozioni, cogliendo l’attimo e la vibrazione stessa del momento, attraverso tocchi , pennellate rivisitavano non solo la natura ma al tempo stesso l’anima.

In pieno 800, trascinati dalla corrente romantica,  si abbandonarono  il lavoro in atelier per spostarsi all’aperto, a contatto con la natura, alla riscoperta dell’uomo e del sentimento.

Credo sia impossibile non perdersi di fronte alle ninfee di Monet, racchiusi in un mondo incantato, e a tratti misteriosamente triste, tra i suoi colori , il tempo pare fermarsi sulla tela in un istante paradisiaco, in una Natura avvolgente con la sua infinita bellezza.

Nei suoi paesaggi che a tratti, nelle sue “passeggiate” tra i campi e le vedute , i suoi specchi d’acqua, ove la luce è fonte di dinamismo e comunicazione. 

“Io dipingo come un uccello canta.”(Claude Monet)

Vi aspetto a giovedì prossimo con una nuova emozione di Dreaming of Art .

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