Benvenuti miei carissimi lettori e lettrici di Dreaming of Art,
questa settimana viaggeremo insieme alla scoperta di una delle bellezze di Barcellona!
Molti di voi sicuramente conosceranno questa splendida città, la prima volta in cui l’ho visitata ero accompagnatrice di una ciurma scatenata di ragazzi, durante una gita scolastica .
In quell’atmosfera goliardica , sia io che i miei allievi ci sentimmo travolgere dall’aria spagnola, di fronte ad una delle realizzazioni artistiche più incredibili che avessimo mai visto, la Sagrada Familìa!
Un cantiere immenso , un’opera architettonica e artistica di rara bellezza, che ti trafigge il cuore come una freccia carica di bellezza e fascino.
Tanti sono stati i posti e i viaggi che ho intrapreso con la mia carriera artistica, ma vi assicuro che alcuni luoghi li conservo in uno spazio speciale che chiamo, il baule delle emozioni.
La Sagrada Familìa è in quel baule, si è impressa nella mia memoria, dal primo istante in cui i miei occhi l’ hanno intravista; non si può non innamorarsi di tanta bellezza!
Capolavoro di Gaudì che, dal 1883 lavorò a questo progetto per ben 40 anni, considerando la Sagrada Familìa il suo capolavoro; partendo dal Neogotico la costruzione si fa sempre più fantastica, subendo influenze del cubismo e dello stile dell'Art Nouveau e ispirandosi alle forme vegetali.
Per Gaudí, la Sagrada Familia era un inno di lode a Dio e ogni pietra era una strofa; aveva progettato un colossale complesso con cinque navate longitudinali e tre trasversali, un'abside semicircolare, nove cappelle e due scale a chiocciola. Prevedeva inoltre tre facciate, Natività, Passione e Morte, Gloria di Cristo, dodici torri sulla facciata a rappresentare gli apostoli.
Nel 1926 Gaudì morì riuscendo a realizzare soltanto la facciata della Natività ;dal 1944 fino al 1976 molti architetti seguirono il cantiere , ma sono le sculture di Jaume Busquets e del controverso ma possente Josep Subirachs che decorano le fantastiche facciate a farmi sussultare il cuore!
Il simbolismo religioso è l’essenza principale e più intima dell’opera della Sagrada Familia.
Il Tempio della Sagrada Familia è come un libro aperto che racconta ogni giorno, la storia di una Fede.
Le sue pietre, le sue sculture, la sua forte esteriorità e il suo silenzioso interno sono così dense di spiritualità che riescono a trasmettere tutta la fede che quest’opera porta con sè.
Ci vorrebbero pagine per raccontarvi cosa rappresenta la Sagrada Familia, in cui ogni angolo è studiato per una sua precisa funzione simbolica e nulla è casuale!
Sicuramente le facciate esterne ammaliano lo spettatore fino alla commozione, pervaso da un’atmosfera mistica , infinitamente piccolo di fronte alla bellezza di un simbolo così opulento di architettura e arte.
Tre sono le facciate della Sagrada Familìa, la prima in ordine temporale è la facciata della Nascita; costruita tra il 1894 e il 1930 con il i contributi scultoreo di Jaume Busquets, essa sorge di fronte al sole ed è la facciata della Vita e del Godimento, le sue porte simbolizzano la Fede, la Speranza e la Carità.
I quattro campanili che nascono da questa facciata sono dedicati agli Apostoli San Matías, San Giuda, San Simón, e San Bernabé. Allo stile gotico di questa facciata si unisce uno stile modernista, oltre ad elementi naturalistici con flora e fauna di ispirazione tipicamente mediterranea: tartarughe di terra, lumache, paperi, galli e gufi che rendono l’opera densa di vitalità.
La facciata della Passione ad opera di Josep Maria Subirachs si erge tra il 1987 e il 2009, è il simbolo della desolazione, del dolore e della morte di Gesù Cristo. Si presenta nuda, con forme semplici ed ornamenti scarni quasi come a dimostrare e a rispettare lo stesso dolore del Cristo.
Le colonne sembrano ossa e gli ornamenti di fiori e animali rappresentano il sentimento della perdita provocata dalla morte. La facciata della passione si compone anche di tre portoni rappresentanti le virtù teologali e quattro campanili dedicati agli Apostoli: San Jaime, San Bartomeu, San Tomás e San Felipe. Nella parte terminale dei finestroni si offrono i frutti di inverno ed autunno: castagne, granate ed arance, un'altra dimostrazione ben chiara dell'influenza del mediterraneo nell'opera.
La facciata della Gloria è quella principale della chiesa, è anche quella più grande; I suoi lavori sono iniziati nel 2002 ,è orientata a mezzogiorno e rappresenta l'uomo all’interno della Creazione: la sua origine, i suoi problemi, le strade da seguire e la sua morte. La Gloria mostra la conseguenza del peccato, della virtù e del cielo a cui si accede solo con la preghiera ed il sacramento.
È questo il motivo per cui questa facciata mostra, in ordine di ascensione, l'inferno, la morte, le virtù, i doni dello Spirito Santo fino ad arrivare alla cima dove si trova la Trinità. Le sette colonne esterne del portico simbolizzano i sette doni dello Spirito Santo.
La facciata della Gloria è ornata, oltre che da elementi religiosi, anche da temi che riguardano l'immaginario popolare, le antiche mitologie e le tematiche pagane come i mostri che popolano l'inferno.
Posso di certo dirvi che balzano all’occhio, anche di chi non è esperto, le differenze tra le tre facciate , per stile, influenze artistiche e architettoniche; esse hanno motivi assestanti , ognuna presenta un carattere ben preciso a sottolineare l’evoluzione stessa delle bellezza attraverso il secolo che ha accompagnato la realizzazione di quest’opera immensa, un cantiere a cielo aperto sotto gli occhio di Dio.
Anche se non conclusa, la chiesa viene , finalmente, consacrata da papa Benedetto XVI il 7 novembre del 2010 , a più di un secolo dalla sua nascita!
Per visitare e comprendere a pieno un cantiere e un ‘immagine simbolo come quella della Sagrada Familìa occorre molto più del tempo di una gita scolastica e sicuramente molto di più di una pagina di rubrica, ma spero di avervi incuriosito, perché l’emozione che suscita questo monumento è qualcosa di inspiegabile!
A Barcellona, non mancherò di ricondurvi durante i nostri viaggi artistici, perché essa brulica di gioia e di arte, di spiritualità e passione.
“La linea retta è la linea degli uomini, quella curva la linea di Dio.” Antoni Gaudí.
Vi aspetto a giovedì prossimo con una nuova emozione di Dreaming of Art.